8 Settembre 2025

Toscana, al via campagna vaccini per influenza e Covid

Dall'1 ottobre a partire dalle Rsa

Partirà il 1° ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale e contro il Covid. La Regione Toscana, si spiega in una nota, in attesa che il ministero fornisca le disposizioni aggiornate riguardo la somministrazione dei vaccini per il Covid, ha proceduto a diffondere alle aziende sanitarie le indicazioni per l’avvio della macchina organizzativa.
Anche quest’anno si inizierà dalle Rsa, dove verrà somministrato il vaccino antinfluenzale ad alte dosi e quello contro il Covid da parte dei medici di medicina generale assieme al personale delle Asl. A seguire, dal 6 ottobre, le vaccinazioni saranno effettuate ai soggetti per i quali è raccomandata la vaccinazione dalle circolari ministeriali: negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta oppure nei centri delle Asl, per cui è necessario prenotarsi sulla piattaforma regionale, o nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di 60 anni.

La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente ai bambini con età tra sei mesi e sei anni, agli over 60, alle donne in gravidanza e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, agli ospiti delle Rsa, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti caregiver), a tutto il personale sanitario e sociosanitario, incluso quello in formazione. Quest’anno inoltre è stato deciso di estendere la somministrazione ad alto dosaggio a tutte le persone con più di 80 anni, oltre che per gli ospiti delle Rsa, al fine di garantire una maggiore protezione della popolazione fragile.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini invitano i cittadini ad aderire a questa grande opportunità di prevenzione, sottolineando come le campagne di vaccinazione rappresentino insieme un eccezionale strumento di tutela, oltre che della salute individuale, anche di quella collettiva e dell’intero sistema sanitario che, durante i picchi influenzali, è sottoposto a una forte pressione sui pronto soccorso.