La presidente si è raccontata nell’incontro promosso dal Comitato Pari Opportunità dei Commercialisti. Alle giovani imprenditrici: “Non abbiate paura di mettervi in gioco. Il distretto? Momento complesso ma continuiamo a crederci”
Da farmacista a presidente di Confindustria Toscana Nord per cercare le terapie più giuste che consentano di affrontare il difficile guado di fronte al quale si trova l’economia locale. È questo l’impegno dell’imprenditrice Fabia Romagnoli, dal giugno scorso presidente di Confindustria Toscana Nord, che sabato si è raccontata nel corso dell’incontro promosso dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Commercialisti. “Il progetto A colazione con… è nato con l’obiettivo di valorizzare donne e giovani la cui vicenda umana e professionale merita di essere condivisa perché costituisce un modello per tutti”, ha ricordato Paola Santoni, presidente del Comitato, aprendo l’incontro che è stato guidato dalla commercialista Elisabetta Cherubini.
Fabia Romagnoli, laureata in farmacia, è alla guida di Mariplast spa, azienda di stampaggio di materie plastiche, nel 2010 ha fondato anche il marchio Re+ che realizza lampade di design in plastica riciclata. Le donne alla guida di un’azienda sono sempre di più, sono tante ma non abbastanza. “Il sistema Italia ancora purtroppo è molto indietro, rispetto alla media europea, proprio per quanto riguarda l’indipendenza economica e il lavoro delle donne, una situazione che espone di più anche al rischio di violenza – ha messo in evidenza Romagnoli – alle giovani donne che scelgono di mettersi alla guida di un’impresa dico di non aver paura di misurarsi con le situazioni”.
Nel corso dell’incontro non è mancata qualche considerazione sulla situazione del distretto. “Siamo di fronte a un cambio di epoca a livello internazionale, l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale stanno stravolgendo il nostro mondo, c’è un cambiamento di scenario velocissimo che genera una grande incertezza – ha sottolineato ancora Romagnoli – Il sistema moda soffre particolarmente di questo cambio di paradigma per cui è un momento molto difficile. C’è bisogno di lavorare tutti insieme per creare una rete di supporto alle nostre aziende, per aiutarle ad affrontare la transizione ambientale, tecnologica e digitale facendo in modo che restino competitive. Sono fiduciosa, il nostro distretto ha tantissime competenze che lo pongono in posizione di vantaggio e poi le aziende continuano a investire e questo che vuol dire che continuano a crederci”.