13 Ottobre 2025

Giani alza le braccia al cielo, si dice emozionato e incassa le congratulazioni di Giorgia Meloni

Il candidato del centrosinistra è stato riconfermato presidente della Regione Toscana, conquistando un secondo mandato con un largo vantaggio sull'avversario del centrodestra, Alessandro Tomasi

Festeggia Eugenio Giani, a pochi minuti dalla proiezione dei risultati. Il presidente toscano alza le braccia al cielo tra gli applausi dei sostenitori. Un sorriso ampio e poi le parole a caldo: “Sono emozionato, è una grande responsabilità – ha detto -. Ha vinto la Toscana illuminata e riformista”. Il candidato del centrosinistra è stato riconfermato presidente della Regione Toscana, conquistando un secondo mandato con un largo vantaggio sull’avversario del centrodestra, Alessandro Tomasi. Giani ha ottenuto quasi il 54% dei voti, rispetto a circa il 41% di Tomasi.

La vittoria, seppur netta, arriva però accompagnata da un dato che risuona come un campanello d’allarme per la politica tutta: il crollo storico dell’affluenza. Alle urne si è recato solo il 47,73% degli aventi diritto. Una percentuale che segna un record negativo, mai registrato nella storia delle elezioni regionali in Toscana, tradizionalmente un territorio ad alta partecipazione. Un elettore su due ha dunque scelto di non votare, disegnando il quadro di un’astensione che diventa il vero primo partito.
Sul piano politico, il Partito Democratico si conferma la prima forza politica in consiglio regionale, un baluardo in una regione che il centrodestra sperava di poter incrinare, senza riuscirci. La festa per Giani e per il campo largo che lo sostiene è dunque doppia: si respinge l’assalto dell’avversario e si mantiene salda la roccaforte.

Il presidente della Regione e il Pd incassano la visita della segretaria nazionale Elly Schlein e le congratulazioni della premier Giorgia Meloni. Ma la domanda che grava sulla festa è una: come interpretare questo deserto alle urne? È solo un sintomo di disaffezione o un segnale più profondo di stanchezza verso un sistema che fatica a coinvolgere? La risposta a questo interrogativo sarà il primo, vero, banco di prova per il presidente riconfermato, al di là dei meccanismi della legge elettorale toscana e dei guai del Pd a Prato.