17 Ottobre 2025

Mazzolari e don Milani al centro di due serate promosse da Pax Christi

Domenica 19 ottobre a Santa Lucia sarà presente don Bruno Bignami per parlare del sacerdote mantovano maestro di pace

«Ineluttabile. Ecco la parola che si sta insinuando, silenziosa e subdola, nei nostri pensieri. Prima come una paura indistinta, poi come dubbio appena mormorato nei discorsi, infine come una certezza cupa che ci sembra ragionevole accettare: La guerra è inevitabile». Pax Christi Prato, per voce del coordinatore Luca Roti si chiede: «Dov’è finito il “ripudio” della guerra contenuto nell’articolo 11 della nostra Costituizione?». Fin dal suo nascere, Pax Christi offre occasioni di riflessione e di recupero di consapevolezza storica e morale su quali vie percorrere. Nelle prossime settimane sono due gli appuntamenti in programma.

Domenica 19 ottobre, alle 16, nei locali della parrocchia Regina Pacis a Santa Lucia si parlerà del libro «Tu non uccidere» di don Primo Mazzolari (1890-1958), testimone e maestro di pace, presbitero di grande capacità oratoria, scrittore e partigiano. Relatore sarà don Bruno Bignami, il maggior conoscitore del sacerdote mantovano, postulatore della sua causa di beatificazione, direttore dell’ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e del lavoro, docente di morale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Parroco a Bozzolo (Mantova), Mazzolari durante l’occupazione tedesca del nord Italia, dopo l’8 settembre 1943 prese contatto con la Resistenza e aiutò molti ebrei, sbandati dell’esercito, perseguitati politici a nascondersi ed espatriare in Svizzera. Fu un importante riferimento per tutta la popolazione contro i soprusi e la violenza nazifascista. Arrestato nel 1944 dal Comando tedesco a Mantova, fu rilasciato grazie all’intervento della Curia e si diede alla clandestinità fino alla liberazione dell’Italia nel 1945. Nel dopoguerra fu un coerente sostenitore del dialogo e dell’apertura verso altre componenti della società, laiche e moderate. Per questo fu osteggiato all’interno dell’apparato ecclesiastico, fino alla piena riabilitazione, poco prima della morte, dal cardinale Montini e da Papa Giovanni XXIII.

L’incontro successivo sarà venerdì 28 novembre ore 21,15 nel chiostro di San Domenico, e avrà al centro don Lorenzo Milani, un altro profeta di pace, sul tema dell’obiezione di coscienza alle armi, nel sessantesimo anniversario della Lettera ai cappellani militari in congedo della Toscana e la Lettera ai Giudici. Relatori saranno Mario Lancisi, profondo conoscitore dell’opera di don Milani, e don Enzo Pacini, direttore della Caritas diocesana.