Confartigianato Imprese Prato, la Diocesi di Prato e il Consorzio Multienergi@ insieme per un nuovo modello di sviluppo sostenibile
È ufficialmente costituita la Comunità Energetica Rinnovabile “Energi@ Artigiana”, una nuova realtà nata per iniziativa di Confartigianato Imprese Prato, della Diocesi di Prato e del Consorzio Multienergi@, con l’obiettivo di produrre, condividere e utilizzare energia da fonti rinnovabili in modo sostenibile, partecipato e solidale. La CER “Energi@ Artigiana”, con sede a Prato, è un’associazione senza scopo di lucro, fondata su principi di partecipazione aperta, autonomia e controllo democratico. Il suo scopo è generare benefici ambientali, economici e sociali per i propri membri e per l’intera comunità locale.
“La Chiesa italiana, e con essa la Diocesi di Prato, è consapevole che la questione ecologica si gioca soprattutto nei territori e in particolare coinvolgendo le comunità – afferma il vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini – Alla Settimana sociale dei cattolici a Taranto ci siamo assunti un impegno preciso: quello di unire gli sforzi per prenderci cura della ‘casa comune’. Tra le azioni proposte c’è quella di costituire una Comunità energetica. Crediamo che tale iniziativa possa rispondere concretamente ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti locali e delle comunità parrocchiali”.
“Con “Energi@ Artigiana” — dichiara Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Prato — diamo vita a un progetto concreto di comunità energetica e solidale, capace di unire il mondo dell’artigianato, le istituzioni e la società civile in un percorso di responsabilità ambientale e innovazione economica. È un passo importante verso una Prato più sostenibile e autonoma dal punto di vista energetico, in cui imprese e cittadini collaborano per il bene comune”.
Un progetto per imprese, cittadini e territorio
“Energi@ Artigiana” nasce per consentire a piccole e medie imprese, famiglie, enti religiosi e altri soggetti del territorio di diventare protagonisti della transizione energetica. Attraverso la condivisione dell’energia rinnovabile prodotta localmente, la Comunità potrà ridurre i costi energetici, favorire l’autonomia produttiva e contribuire alla diminuzione delle emissioni di CO₂.
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di alleanza tra mondo economico, sociale e religioso, in cui imprese, istituzioni e cittadini collaborano per una gestione condivisa e solidale dell’energia. Le ricadute attese riguardano non solo la riduzione dei consumi e delle spese energetiche, ma anche la promozione dell’economia circolare, dell’innovazione tecnologica e del contrasto alla povertà energetica.
L’invito alla costituzione di una comunità energetica arriva dalla Chiesa italiana, che da tempo si sta interrogando su come dare una risposta concreta alla crisi climatica e all’ecologia integrale. Durante la Settimana sociale dei cattolici che si è tenuta a Taranto nel 2021 è stato preso l’impegno comune, da parte delle Chiese locali, di promuovere le Cer. Una indicazione contenuta nella enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, in particolare nel paragrafo 179, nel quale si chiede alle comunità locali di costruire un futuro sostenibile attraverso le Cer, iniziative che sanno unire alla produzione di energia un forte senso di responsabilità e solidarietà.
“Con Energi@ Artigiana vogliamo dimostrare che la transizione energetica può essere una grande occasione di coesione e sviluppo locale — spiega Fabrizio Campaioli, presidente di Multienergi@ — Non parliamo solo di impianti o tecnologie, ma di un nuovo modo di fare comunità: condividere l’energia significa condividere valore, responsabilità e futuro. È un progetto che nasce a Prato, ma parla a tutte le comunità che vogliono essere protagoniste del cambiamento”.
Attori del cambiamento: dalla Visione di Futura alla concretezza dell’azione
Con “Energi@ Artigiana”, Confartigianato Imprese Prato prosegue il percorso avviato con la Visione di Futura, presentata lo scorso aprile come manifesto culturale e strategico per delineare il futuro del territorio.
Se Futura ha rappresentato il momento della riflessione e della visione condivisa, la nascita della Comunità Energetica segna il passaggio alla realizzazione concreta di quel pensiero: un modo tangibile di tradurre in azione i valori di sostenibilità, responsabilità e coesione che la visione aveva posto al centro.
Con questa iniziativa, diventiamo attori del cambiamento, non solo promotori di buone pratiche. La Comunità Energetica si pone come laboratorio di innovazione sociale, dove il mondo dell’artigianato, della fede e della cooperazione sperimenta un modello di crescita basato sulla partecipazione attiva, sull’equità nella redistribuzione dei benefici e sulla tutela del bene comune. Non si tratta soltanto di ridurre le bollette, ma di generare valore condiviso: l’energia prodotta localmente diventa risorsa per l’intera città, sostenendo la transizione ecologica e sociale del territorio. In questo senso, Energi@ Artigiana è una prima risposta concreta alla domanda di futuro che Futura aveva lanciato: una visione che ora prende forma nei tetti, nelle imprese, nelle parrocchie e nelle case dei pratesi.
Governance e principi
Secondo quanto previsto dallo Statuto, la Comunità sarà gestita da un Consiglio Direttivo eletto dall’Assemblea dei soci. Sono previsti inoltre Comitati territoriali per ciascuna configurazione energetica, così da garantire una gestione attenta ai bisogni delle diverse aree e realtà produttive.
Tutte le cariche associative saranno gratuite, a conferma della vocazione etica e mutualistica dell’iniziativa. Gli eventuali proventi o incentivi ottenuti saranno reinvestiti in progetti di efficienza energetica, educazione ai consumi e solidarietà, con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili e alle finalità sociali di interesse collettivo.