13 Novembre 2025

Bando case popolari, a Montemurlo uno sportello per aiutare a presentare la domanda online

Per presentare la domanda c’è tempo fino al 7 gennaio 2026. Tra i requisiti necessari per accedere allo sportello di facilitazione c’è l’essere in carico ai servizi sociali ed essere residenti a Montemurlo

E’ stato pubblicato il bando provinciale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (case popolari), immobili di proprietà pubblica che vengono concessi in affitto a canone agevolato a nuclei familiari la cui condizione economica non permette l’accesso alla locazione nel mercato libero. La domanda deve essere presentata tramite il servizio online “bando assegnazione case popolari 2025” entro le ore 13 del 7 gennaio 2026. Per aiutare le persone che, per vari motivi hanno difficoltà a presentare la richiesta online di partecipazione al bando, il Comune di Montemurlo ha predisposto un servizio di facilitazione e aiuto nella presentazione delle domande di partecipazione al bando per le case popolari. Per accedere al servizio è necessario essere residenti a Montemurlo o lavorare sul territorio e avere prioritariamente almeno una delle caratteristiche previste. Innanzitutto essere in carico al Servizio Sociale professionale (assistenti sociali), essere in una situazione di emergenza conosciuta dalle assistenti sociali e/o dal Servizio politiche sociali del Comune oppure avere più di 65 anni ed essere senza rete parentale di sostegno. Per accedere allo sportello di facilitazione è necessario prendere un appuntamento, telefonando ai numeri 0574 558571- 558565- 558524.

Cinque anni fa furono 120 le domande presentate sul bando delle case popolari a Montemurlo. L’ufficio politiche sociali del Comune di Montemurlo ha quindi stimato che le persone potenzialmente interessate al bando potrebbero essere ad oggi circa 140. «Si tratta di una domanda complessa e richiede circa un’ora di tempo per essere istruita e come ufficio ci siamo attivati per dare un supporto alle persone più fragili – spiega Claudia Ciardi, responsabile servizio politiche sociali «In particolare sono una quarantina le situazioni più delicate che stiamo seguendo da vicino. Il servizio è aperto a tutti e vuole offrire un’opportunità concreta per accedere agli alloggi disponibili in base alle esigenze delle famiglie». A livello provinciale sono 90 le case popolari che dovranno essere assegnate. Un numero esiguo che per il sindaco Simone Calamai richiede un piano casa straordinario a livello nazionale: “Solo a Montemurlo sono circa 140 i nuclei in situazione di emergenza o difficoltà abitativa, persone che non riescono a pagare l’affitto o che non trovano alloggi in locazione perché non sono in grado di fornire adeguate garanzie. La tensione abitativa è altissima, non esiste un mercato dell’affitto in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie e purtroppo a livello nazionale sono state tagliate tutte le risorse dello scanso sfratti e sostegno agli affitti. Quello della casa è un problema, non solo del nostro territorio ma nazionale, che richiede un piano straordinario per la casa. Come Comune abbiamo stanziato risorse per aiutare le famiglie in difficoltà economica a sostenere il costo degli affitti, ma i nostri bilanci sono limitati. Come amministrazione comunale sentiamo il dovere di aiutare le famiglie nella compilazione delle domande per accedere agli alloggi popolari, perché la casa è un bene fondamentale».

Il Comune di Montemurlo ha partecipato ad un bando regionale sul quale ha ottenuto 2,5 milioni di euro grazie ai quali nel 2026 saranno realizzati in via Cremona a Oste 14 nuovi appartamenti di edilizia sociale (con tutti gli accorgimenti anche per le persone con disabilità) , mentre sono due le case popolari che sono state ristrutturate e saranno assegnate entro la fine dell’anno. Altre quattro abitazioni popolari sul territorio, invece, devono essere sistemate e quindi saranno pronte per accogliere famiglie in difficoltà.

«La casa è un diritto fondamentale, sancito anche dalla Costituzione italiana attraverso gli articoli che tutelano la dignità sociale e la salute. – aggiunge l’assessore alle politiche sociali, Alberto Fanti– Per tale motivo vogliamo sostenere concretamente le persone più fragili nell’iter di presentazione delle domande per ottenere gli alloggi popolari ed abbiamo attivato uno sportello, gestito dal servizio politiche sociali, che potrà aiutare nella presentazione dell’istanza che deve essere fatta esclusivamente online».

La graduatoria per le case popolari sarà attiva tra circa un anno e assegnerà 90 alloggi a livello provinciale. È importante che, chi ha presentato domanda in passato ed abbia mantenuto gli stessi requisiti, ripresenti l’istanza, perché gli sarà riconosciuto un punteggio maggiore.

REQUISITI PER POTER PRESENTARE DOMANDA SUL BANDO DELLE CASE POPOLARI – Per presentare domanda per ottenere un alloggio popolare il bando richiede la presenza di almeno i seguenti requisiti, che dovranno essere posseduti dall’intero nucleo familiare, alla data di pubblicazione del Bando, pena esclusione. È necessario avere un’Isee in corso di validità 2025, con valore non superiore ad € 16.500,00, un valore mobiliare e immobiliare non superiore a 25 mila euro. Infine, il patrimonio complessivo (sommatoria tra patrimonio immobiliare e mobiliare) deve essere non superiore a 40 mila euro. Tra le altre caratteristiche necessarie per l’ammissione al bando occorre non avere la titolarità di diritti di proprietà o usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, ubicato ad una distanza pari o inferiore a 50 km dal Comune della Provincia di Prato più vicina all’alloggio stesso. Eventuali difformità nell’attestazione Isee non potranno essere sanate, in quanto la domanda sarà istruita sulla base della situazione esistente alla data di pubblicazione del bando. Per la presentazione della domanda di partecipazione è necessario acquistare una marca da bollo da € 16,00 (cartacea o virtuale), per l’assolvimento dell’imposta prevista per legge. La marca da bollo potrà essere acquistata presso qualsiasi tabaccaio oppure utilizzando il sistema di pagamento “PAGO PA”.

Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica (previa autenticazione con Spid, Cns e Cie).