Sfratti in calo, l'83% dei quali per morosità incolpevole. Diminuiscono però anche i contratti d'affitto a lunga scadenza, ma aumentano i canoni
“A Pistoia e Prato il diritto alla casa è un diritto negato”. A dirlo sono Sunia e Cgil Pistoia-Prato. Il giudizio delle due organizzazioni parte dalla realtà degli sfratti: a Pistoia, nel 2024, sono stati 256, di cui l’83% per morosità incolpevole; a Prato, nello stesso anno, gli sfratti sono stati 201, e anche qui l’83% per morosità incolpevole.
“Dall’analisi dei provvedimenti di sfratto – scrivono Cgil e Sunia – emergono numeri preoccupanti e una situazione paradossale: la diminuzione degli sfratti, nel 2024, è accompagnata da una diminuzione di alloggi disponibili per la locazione residenziale, da una riduzione dei contratti ordinari di lungo periodo (4+4) e di quelli transitori e concordati (3+2). Il tutto a vantaggio degli affitti brevi, la cui estensione è correlata al consistente aumento dei canoni, tra l’altro in un regime di fiscalità di enorme vantaggio e nessuna limitazione ai valori dei canoni applicati”.
Anche qui un po’ di numeri. Nelle due province, i contratti di locazione a lunga scadenza sono diminuiti: da 452 a 411 a Pistoia, da 2650 a 2342 a Prato. Con un aumento però degli affitti: nell’ordine del 15% sia a Prato (da 7,54 a 8,45 euro il mq) che a Pistoia (da 5,91 a 6,97 euro il metro quadrato). Per intendersi: l’affitto in un appartamento di 80 mq è passato da 475 a 545 euro a Pistoia, da 603,2 a 676 euro a Prato. Cifre in calo, invece, per i canoni concordati, del 13% a Prato (da 1099 a 960) e del 14% a Pistoia (da 1311 a 1124). In compenso gli affitti brevi sono stati 2479 (anno 2024) nella provincia di Pistoia e 390 (nel 2024) in quella di Prato.
“Numeri impietosi”, sentenziano Sunia e Cgil, con le due province che sono in vetta alle classifiche del disagio abitativo: con Prato e Pistoia al terzo posto in Toscana per numero di provvedimenti di sfratto. Senza peraltro il riparo dell’edilizia popolare: Prato è al decimo posto in Toscana per disponibilità di alloggi (1833), Pistoia appena un gradino sopra, al nono posto (2200). Le due organizzazioni, tra l’altro, ricordano che nel 2022 il governo Meloni ha eliminato il Fondo per morosità incolpevole, e non ha rifinanziato il Fondo contributo affitti (Finanziaria 2023).
“La casa è un diritto, e non un lusso”, dicono ancora Sunia e Cgil, che aggiungono: “Nelle due province c’è un quadro pesante: sfratti, affitti insostenibili, precarietà abitativa”.
Sunia Pistoia Prato e Cgil Prato Pistoia propongono di costituire nelle due province “l’Alleanza per l’abitare, un fronte comune con sindacati, associazioni, cooperative, enti del terzo settore e realtà sociali”, per “riportare la casa al centro dell’agenda politica”, per rendere “il diritto alla casa effettivamente esigibile”. L’obiettivo è definire una “piattaforma” da presentare ai Comuni di Prato e Pistoia, che si avviano verso le elezioni amministrative.