Un’azione legale nei confronti della Regione per i danni e la svalutazione del patrimonio immobiliare di quanti abitano nel cono di avvicinamento degli aerei, secondo le traiettorie previste dalla nuova pista di Peretola. È l’iniziativa dell’Associazione Rumors all’indomani dell’approvazione della variante al Pit, che apre al sorvolo di aerei a bassa quota ogni otto minuti su ampie porzioni della nostra città.
“Secondo calcoli delle stesse agenzie immobiliari – spiega il presidente dell’Associazione Virgilio Chiani – il valore degli edifici ubicati nella fascia compresa tra la fine della pista e un raggio di 6-7 chilometri può diminuire anche del 25%-30% rispetto all’attuale stima di mercato. In pratica un appartamento da 180 mila euro si svaluterà di 50 mila euro e un condominio da 24 appartamenti perderà di valore per 1,2 milioni”. “Ci è stato fornito il coefficiente di discesa, che stabilisce la quota di sorvolo degli aerei in atterraggio rispetto all’inizio della pista – aggiungono Roberto Dei e Paolo Paoli -. Si tratta di un coefficiente 1 a 20: in pratica a 20 km di distanza l’aereo deve sorvolare a 1 Km di altezza dal suolo, mentre a dieci chilometri dall’inizio della pista il sorvolo avverrà a 500 metri. Questo significa che in piazza Duomo gli aerei sfrecceranno ad appena 400-450 metri di altezza, mentre a San Giorgio a Colonica, Le Badie e Mezzana saranno a quote ancora inferiori, tra i 250 e i 300 metri, con pesanti ripercussioni sul fronte del rumore e dell’inquinamento”.
“Il rumore, ad ogni sorvolo sarà superiore a quello di un aspirapolvere acceso – dice l’avvocato Stefano Lenzi, che invita a valutare altri effetti: “Oltre ai danni per i proprietari di una casa ci sarà da mettere in conto le contromosse delle banche che per i mutui immobiliari concederanno garanzie inferiori”.
L’Associazione si è costituita a ottobre scorso, può già contare su 20 soci, tra cui alcuni avvocati e commercialisti e punta a raccogliere le adesioni dei cittadini e delle istituzioni. “Problemi come questo dovrebbero esssere risolti con il buonsenso e la politica e non nelle aule di Tribunale – dice Virgilio Chiani -. Ma se la politica non ci ascolta, dobbiamo salvaguardare gli interessi economici dei cittadini e chiederemo i danni anche per le ripercussioni ambientali e sanitarie della nuova pista”.
“Il Pit devasta il parco della piana e con la nuova pista compromette un sistema ambientale, dalle zone umide alle Cascine di Tavola, che ha un valore straordinario – afferma Mauro Franceschini di Lergambiente -. L’unica arma che abbiamo, da cittadini, è il voto: tra un anno si voterà per la Regione e sarà difficile per alcuni andare a chiederlo ai cittadini. Solo con un voto intelligente si può bloccare l’aeroporto”.
L’Associazione Rumors sita organizzando incontri pubblici per presentarsi alla cittadinanza e presto sarà aperto anche un sito internet con i riferimenti e i contatti per aderire all’azione legale contro la Regione.
Dario Zona
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