12 Settembre 2014

Studenti delle superiori a quota diecimila, ma l’edilizia scolastica è al palo


Cresce la popolazione scolastica. Gli studenti che quest’anno occuperanno le aule delle scuole superiori saranno 10.031, compresi i 2.033 che in questi giorni stanno sostenendo gli esami di riparazione. Rispetto ai dati di inizio anno scolastico 2013/2014 il numero degli iscritti è aumentato di 98 unità. Il conto alla rovescia per la prima campanella è iniziato con novità importanti che riguardano la nascita di tre nuovi indirizzi: il liceo sportivo al Gramsci-Keynes, il liceo musicale al Cicognini Rodari e lo scientifico internazionale al Convitto Cicognini. L’istituto con più iscritti è diventato il Buzzi (1.506 alunni) che supera Copernico (1.477 alunni) e Gramsci-Keynes (1.445). n aumento gli iscritti al Livi (1.225 iscritti, compreso il liceo artistico di Montemurlo), mentre prosegue la fase di riequilibrio di Datini (che scende a 1.220 alunni) e Dagomari (che arriva a 963). Nelle classi prime gli studenti saranno 2.792 (un dato in linea con quello dello scorso anno), suddivisi in 114 classi (come nel 2013/14), con una media di 24,5 alunni. Le classi prime più numerose sono al Copernico (26,1 alunni), seguito dal Datini (25,7). Rispetto allo scorso anno ci sono 3 sezioni in più al Buzzi (da 17 a 20; gli iscritti in prima sono 494), 2 sezioni in più al Dagomari (da 14 a 16), una al Copernico (da 11 a 12) e allo scientifico Gramsci Keynes (da 6 a 7); 2 sezioni in meno invece al Rodari (da 11 a 9) e agli indirizzi tecnici del Gramsci Keynes (da 11 a 9), una sezione in meno al Marconi (da 7 a 6) ed al Livi (da 11 a 10). Complessivamente gli iscritti al biennio sono 4.878, quelli al triennio successivo 5.153, di cui 1.452 diplomandi. Riguardo alla presenza di iscritti stranieri, i dati sono in linea con quelli dell’anno scorso. Gli alunni di cittadinanza non italiana a sedere tra i banchi delle superiori sono 1.573, il 15,7% del totale (erano il 15,8% all’inizio dell’anno scorso) a fronte di una media nazionale del 6,6% e regionale del 9,9%. Quasi la metà degli stranieri sono iscritti in prima (666, cioè il 42,3%), 373 sono in seconda, 253 in terza, 171 in quarta e 110 in quinta. Nelle prime gli stranieri rappresentano il 23,8%. Dal secondo anno in poi, la percentuale diminuisce progressivamente: 17,8% in seconda, 12,5% in terza, 10,2% in quarta e 7,6% in quinta. Tutti dati in linea con quelli dello scorso anno. Il Dagomari si conferma la scuola a maggior presenza straniera (44,1%), seguono Marconi (23,3%), Livi (19,8%), Datini (18,7%) e Gramsci-Keynes (15,9%). Anche in valore assoluto il Dagomari è la scuola con più stranieri (425), seguito da Livi (242) e Gramsci Keynes (230). Nelle classi prime del Dagomari gli stranieri arrivano AL 52,8%, percentuale peraltro in lieve diminuzione. Gli occhi adesso sono tutti puntati sull’edilizia scolastica: le enormi difficoltà causate dal patto di stabilità che blocca ogni capacità di spesa della Provincia e le incertezze sull’assetto definitivo dell’ente condizionano pesantemente la situazione degli edifici scolastici. In queste settimane si è lavorato per risolvere le urgenze di alcune scuole che hanno visto aumentato il numero degli studenti, nello specifico si sono trovate soluzioni per risolvere le criticità al Dagomari, al Livi e al Buzzi. “Dopo mesi di stop e innumerevoli complicazioni per i pagamenti alla ditta incaricata, i lavori per lo spazi polivalente al Dagomari sono conclusi e sono in corso le procedure di collaudo della struttura – annuncia l’assessore provinciale Ivano Menchetti – Abbiamo fatto tutto il possibile per fronteggiare i vari problemi. Anche i lavori al Buzzi sono finiti e nelle prossime settimane porteremo a termine anche quelli necessari nelle altre scuole, che sono pronte ad accogliere gli studenti”. Nel frattempo, sempre con il Dagomari, sembra trovato l’accordo con la scuola, grazie alla preside Maria José Manfré, per l’adeguamento di alcune aule nell’attuale aula magna dell’istituto, così come è stato fatto nei mesi scorsi con il Buzzi, che ha dovuto allestire aule in più per il boom di iscrizioni. Anche in questo caso la scuola dovrebbe anticipare le risorse per i lavori e sarebbe poi rimborsata dalla Provincia. In questi giorni sono in corso verifiche con la ditta che dovrebbe eseguire l’intervento. Anche con il nuovo preside dell’Istituto Livi, Gaetano Flaviano, si profila un accordo dello stesso genere per trovare gli spazi, sia in via Marini che a Montemurlo, per 6 classi in più. In tutti i casi la parte tecnica e la conduzione dei lavori saranno responsabilità della Provincia. “Inizia un nuovo anno scolastico e mi preme fare un augurio agli studenti e a tutto il personale, docente e non docente della scuola. Vorrei anche ringraziare tutti per il tanto lavoro speso in questi anni così difficili per la scuola pesantemente penalizzata dai tagli – dice l’assessore provinciale Ambra Giorgi – E’ grazie all’impegno di dirigenti, insegnanti e di tutto il personale che siamo riusciti a mantenere un buon livello di offerta formativa”. La Provincia ha attualmente opere immediatamente cantierabili per oltre 3 milioni di euro. Nell’elenco, compilato la primavera scorsa per il Governo e trasmesso dall’Upi, compaiono la palestra del polo scolastico di San Paolo, un intervento da 2,7 milioni di euro che doveva realizzare l’impianto per Rodari e Marconi. E una serie di manutenzioni straordinarie: al Gramsci-Keynes le cabine elettriche (circa 110 mila euro), al Buzzi cabine elettriche, impianto di rilevazione incendi e strutture di compartimentazione come le porte tagliafuoco (150 mila euro) e al Dagomari servono 52 mila euro per l’adeguamento dell’impianto di rilevazione incendi.

 

 

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