“Qui abbiamo paura, questa zona è un casino, c’è sempre qualcuno che a sera gira in macchina e punta le borse per rubarle. Non sappiamo più come vivere”. Parla bene l’italiano Jin Ou, cittadino cinese che gestisce una sala scommesse in via Toscana, proprio accanto al locale rapinato questa notte da tre malviventi armati (leggi l’articolo).
L’episodio della rapina è solo l’ultimo avvenuto per le strade del Macrolotto di Iolo, dove vivono e lavorano molti cinesi che si sentono minacciati da malviventi e scippatori. Anche l’esercizio gestito da Jin, aperto lo scorso aprile, è stato visitato dai ladri due mesi fa. “Verso le quattro e mezzo del mattino tre persone mi hanno spaccato la vetrina con un’auto, sono entrati dentro per rubare dalle macchinette che cambiano i soldi – racconta l’uomo –, io ho un sistema d’allarme che è scattato subito, così i ladri sono scappati immediatamente senza rubare niente, ma il danno che ho subito era enorme”.
A far paura, oltre ai furti nei negozi, sono anche gli scippi. Quando arriva la sera per strada sono in pochi a camminare lungo via Toscana e nelle altre strade della zona. “Si parcheggia davanti ai locali e si entra subito dentro”, ci ha detto un altro ragazzo di nazionalità cinese. Adesso, dopo la rapina di questa notte, c’è anche il timore di ritrovarsi un’arma da fuoco puntata in faccia. “Non sono cinesi, così come sono sicuro che non lo fossero nemmeno quelli che mi hanno spaccato la vetrina, lo si capisce dalle immagini della videosorveglianza”, afferma ancora Jin, che attraverso i microfoni di Tv Prato chiede maggiore protezione alle forze dell’ordine e ripete: “Non sappiamo più come vivere”.
Sotto l’intervista di Jin Ou a Tv Prato
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