Finalmente il Biffoni “renziano”. Fino ad oggi il nostro giudizio sul lavoro del neo sindaco Matteo Biffoni non poteva che essere positivo,i progetti negli spazi dell’ex Ospedale ne erano un esempio. Oggi invece leggiamo delle nuove misure prese al tavolo della sicurezza provinciale,se qualcuno come noi ,Sel ed altri pensavo che sarebbe state tolte le ronde,si sbagliavo di grosso…infatti in quel tavolo si riconfermano ma anzi si va oltre,dando autonomia ai militari di percorre senza più la scorta di un carabiniere o poliziotto il nostro territorio. Ovviamente si legge che non avranno possibilità di intervento ma dovranno avvertire in caso di situazioni criminose le pattuglie in servizio in quel momento.
Di sicuro dubito che se fossero testimoni di un furto o di qualcosa di ben più grave rimarrebbero semplici testimoni… ma questo è giudizio personale. Quello invece che critico fortemente è il metodo renziano usato:nessuna consultazione su di un tema cosi’ importante con le altre forze della coalizione la nostra e per esempio Sel,che per una manciata di voti non entrò in consiglio comunale.
Nel programma si parlava di vigile di quartiere come figura di rilievo e si diceva che per migliorare la vivibilità di quell’area bisognava valorizzare alcune caratterizzazioni artistiche, culturali e ricreative della zona.Oltre alla presenza delle forze dell’ordine e della municipale appariva prioritario responsabilizzare i proprietari dei fondi e sanzionare gli esercenti non in regola. Il vigile di quartiere è una figura indispensabile per il controllo del territorio e per la prevenzione dei reati. Solo una presenza quotidiana, fatta di mediazione e cooperazione può far fronte alle varie necessità della cittadinanza. Il vigile di quartiere ascolta, rassicura e interviene, se necessario, con un bagaglio di informazioni e di conoscenza che è possibile grazie alla sua presenza sul territorio e alla vicinanza con la cittadinanza”.
Alessio Laschi
Segretario Rifondazione Comunista Prato
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