“Noi faremo come abbiamo finora fatto, ovvero tutto quello che e’ di nostra competenza. Sperando che prevalgano le ragioni e le soluzioni della politica e non quelle affidate ai tribunali. Se serviranno ulteriori passaggi saremo ben lieti e ben disponibili, in relazione a quelli che sono i temi di nostra competenza”. Questa la risposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli a chi gli chiede cosa fara’ palazzo Strozzi Sacrati sul nodo dello scalo fiorentino, vista la condizione posta dal sindaco di Prato, Matteo Biffoni, di non presentare un ricorso al Tar contro il Pit, in cambio della presenza del suo ente nelle sedi preposte a monitorare l’impatto ambientale della nuova pista parallela. Tuttavia, Ceccarelli pone anche un paletto significativo all’allargamento della discussione a Biffoni: “Per quanto riguarda – cita a titolo di esempio- la conferenza dei servizi, e’ nazionale. Svolgeremo un’azione di carattere politico-amministrativo dove serve. Poi per i tavoli (quelli formali, quelli ufficiali, quelli tecnici) c’e’ la legge che dispone chi deve fare cosa. Noi faremo quello che e’ nostro compito fare. Non e’ che di volta in volta stabiliamo che la conferenza dei servizi la fa tizio, la fa caio o sempronio o decidiamo che un atto che e’ di competenza nazionale lo approva la Regione. Per quanto mi riguarda, mi auguro che in futuro si vada verso una semplificazione e una legislazione che stabilisce chi fa cosa piu’ di quanto faccia oggi”.
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