Non è passato inosservato questa mattina, tra tailleur e completi scuri, il jeans super skinny, anche troppo, che il ministro Maria Elena Boschi ha scelto per salire sul palco del “Premio Santo Stefano” a consegnare i riconoscimenti alle aziende che si sono distinte per innovazione ed etica nel lavoro. Jeans scuro, senz’altro: ma forse un po’ troppo informale in un distretto che del pregio dei suoi tessuti ha fatto arte e vanto, ormai da generazioni e ancora oggi. Occhi puntati – e come poteva essere altrimenti? – tutti su di lei: e alzi la mano chi, con una punta di soddisfazione – l’invidia è femmina! -, ha notato che, sulla bella ministra, il jeans a sigaretta in questo periodo non fa proprio la sua migliore figura. Questione di stile, e di moda. Forse, di praticità (del resto, dopo Prato la aspettavano a Milano per l’Expo). Col jeans, il ministro opta per lo spezzato: giacca beige e sottogiacca blu – informale anche questo, con piccoli bottoni e collo tondo. Beige – anzi, color cuoio – anche il tacco 12 con plateau sfoggiato a Prato: dopo le ballerine nel giorno di pioggia del maggio 2014 (nella foto il confronto tra oggi e allora), quando venne in visita a sostegno della campagna elettorale dell’allora candidato sindaco Matteo Biffoni – deve aver pensato bene che a Prato meglio puntare in alto. Ultima nota: il piumino leggero con stampa spigata – ah! il tempo in cui di spigato si vedevano solo i cappotti pesanti! Sobrio il trucco, delicata l’acconciatura morbida dei capelli. Un tocco molto chic gli orecchini rotondi: gioiello perfetto, d’oro come lo Stefanino.
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