Ci sono storie di grande fascino nei pannelli di BOMBING ART, inaugurata questo pomeriggio a Palazzo Buonamici. Storie della bellezza nascosta, imballata, portata via dai musei e ricoverata lontano dalle città e dal pericolo dei bombardamenti, raccontate dalla direttrice del CDSE Alessia Cecconi. Gli anni sono quelli della Seconda Guerra Mondiale, 1940-1945.
La storia della Villa di Poggio a Caiano, forziere dei tesori fiorentini e pratesi, dove hanno trovato rifugio mille opere d’arte, fra cui la Primavera e la Venere del Botticelli, il David di Donatello e il Bacco di Michelangelo. La storia della Villa del Barone, dove furono nascoste gran parte delle opere pratesi, ma soprattutto la storia del recupero, sotto le bombe e la pioggia, del Tabernacolo di Filippino Lippi, sbriciolato dalle bombe americane che avevano colpito la casa in cui era collocato in piazza Mercatale. Leonetto Tintori coprì le macerie con dei copertoni d’auto e cominciò pazientemente a riempire con i frammenti del Tabernacolo dei vasetti di marmellata, alternando della sabbia “come fossero vasetti di acciughe” per non rovinare i bordi. E poi ricostruì il Tabernacolo del 1498, una delle opere più importanti del Rinascimento (oggi al Museo civico di Palazzo Pretorio), a Vainella.
A cura della Fondazione CDSE, con la collaborazione di Archivio Fotografico Toscano, Biblioteca Roncioniana, Laboratorio per Affresco “Elena e Leonetto Tintori”, la mostra ha il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Prato e Comune di Vaiano ed è stata realizzata in occasione del 70° anniversario della Liberazione.
L’allestimento di PALAZZO BUONAMICI sarà visitabile fino al 14 marzo con orario: lunedì-venerdì 9-18, sabato 15-19 (chiuso la domenica) a ingresso libero. Il 14 marzo, alle 16.30, si terrà la presentazione del libro “Resistere per l’arte” di Alessia Cecconi.
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