23 Febbraio 2015

L’ex sindaco Cenni boccia la giunta Biffoni: “Prato rischia di essere relegata nella estrema periferia di Firenze”


“Mi è capitato di leggere questa affermazione di un esponente politico del PD ed assessore della giunta Biffoni: “Prato dimostra di essere un’eccellenza quando si orienta alla contemporaneità: se non si fa futuro ci si arena, la qualità pratese viene fuori con futuro e innovazione e non con la pratesità, è questo che contestiamo alla passata amministrazione comunale”. Spontaneamente mi è sorta una riflessione: quale futuro attende la città di Prato alla luce di alcuni degli ultimi accadimenti.
Immediatamente penso al Metastasio, Teatro Stabile della Toscana, che si trova a soccombere nella corsa a teatro nazionale a vantaggio del tandem Pergola-Pontedera – guardate un po’ il caso, uno di Firenze e l’altro della terra che ha lanciato il presidente della regione Rossi – e comprendo il perché negli ultimi anni il teatro della provincia di Pisa abbia ricevuto contributi regionali doppi rispetto al nostro.
Stessa sorte per il Centro di Arte Contemporanea Pecci, la cui riapertura è slittata addirittura al 2016 perdendo tutte le opportunità che l’anno dell’Expo 2015 poteva garantire ed infine vedrà anche il cambiamento dell’assetto della governance, con la trasformazione dell’associazione in una fondazione, dove la regione chiede più potere a discapito di Prato.
Mi chiedo anche che fine abbiano fatto le molte iniziative promozionali che la mia amministrazione aveva messo in campo, come ad esempio il “PICNIT” l’evento nel settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione che si è tenuto per due anni consecutivi nel 2012 e 2013, oppure il “Festival del Pane” che tanto successo aveva avuto con una eccezionale presenza di pubblico. Ed anche la partecipazione della nostra città alla rassegna olandese “Cloosing the loop” dove nel corso del Textile Day fu presentato alla platea di operatori internazionali il ciclo del cardato rigenerato, con l’obiettivo è creare un etichetta che renda riconoscibili i prodotti riciclati per conquistare un mercato sempre più in espansione. Niente di tutto questo ha avuto seguito.
Sono profondamente dispiaciuto per la mia città quando ascolto le critiche mosse ad iniziative come Visionaria e Prato Contemporanea, accusate di spreco di denaro pubblico. Mi chiedo perché, secondo questi critici, Prato non possa aspirare ad organizzare certe manifestazioni, tali da averla proiettata alla visibilità dei media nazionali. Ricordiamoci che viviamo nella seconda città della Toscana e la terza del centro Italia, siamone orgogliosi e ringraziamo per la visibilità ricevuta da certi eventi di grande risalto degni di una grande città europea, come ad esempio la riapertura di Palazzo Pretorio con la mostra “Da Donatello a Lippi”.
Come vedete, nella scelta delle iniziative, abbiamo sempre tenuto conto sia delle proiezioni verso il futuro, sia delle tradizioni storiche pratesi, in un dualismo capace di portare Prato nelle eccellenze internazionali. É questo ciò che un’amministrazione dovrebbe programmare per il prestigio della propria città,
Anche dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi continuo a preferire la cosiddetta “pratesità” quando ci vengono imposti un ospedale sottodimensionato ed un nuovo aeroporto che causerà continui sorvoli sulla nostra città. Oppure per la procedura intrapresa per l’individuazione del sito da destinarsi agli impianti di riciclo degli inerti, a Iolo ed a Casale all’interno del centro abitato. La mia amministrazione aveva individuato un terreno lontano dalle abitazioni al confine fra il nostro comune è quello di Montemurlo, scartato per colpa della previsione di una cassa di espansione, comunque non strategica, sul torrente Bagnolo. Per non parlare della scelta avventata di bloccare i lavori al Soccorso all’indomani della vittoria elettorale ed in precedenza con un esposto alla Corte dei Conti che adesso indaga su tutto l’iter procedurale. Per questo permettetemi di sottolineare l’onestà intellettuale dell’Ing. Frasconi che ha puntualizzato come la sua relazione non sostenesse assolutamente il minor impatto ambientale della soluzione interrata.
Infine, ma non ultimo, il gravissimo problema della sicurezza con il Sindaco che alla fine si é convinto a chiamare il sottosegretario agli interni per sollecitare un intervento governativo per la soluzione del problema. Per questo mi sento di poter suggerire a Biffoni di non fermarsi a questa chiamata, ma se necessario di alzare la cornetta e “rompere le scatole” tutti i giorni ai suoi compagni di partito che hanno un ruolo nel governo. Io l’ho fatto per molto tempo senza essere purtroppo ascoltato, a lui auguro maggior fortuna per riaffermare il diritto alla sicurezza dei cittadini.
È per tutto questo che continuo ad essere uno strenuo sostenitore della pratesità quando questa coniuga tradizione storica e futuro sviluppo della nostra amata città, preferendo per essa e di gran lunga un ruolo primario in Toscana ed in Italia, piuttosto che vederla relegata nella estrema periferia di Firenze”.

Roberto Cenni
Consigliere comunale
Capogruppo Prato con Cenni

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