“In queste cappelle sempre aperte di notte ci sono persone che vengono a pregare, anche giovani e questo mi ha colpito molto, tanto che qualche volta dico loro: bravi, venite qui al sabato sera che c’è la vera discoteca!”. Scherza il sacramentino padre Giovanni Maniero ma la sua battuta descrive bene il successo di un azzardo che sette anni fa fu lanciato nella nostra Diocesi all’interno del chiesino di San Paolo e qualche tempo dopo alla Sacra Famiglia. Tutti i giorni, 24 ore su 24, c’è sempre qualcuno che veglia davanti al Santissimo Sacramento. È l’adorazione perpetua che ieri sera si è inserita all’interno di “24 ore per il Signore”, una proposta lanciata da Papa Francesco a tutte le Diocesi del mondo. L’iniziativa è molto semplice: per un giorno e una notte lasciamo una chiesa aperta alla preghiera e alle confessioni.
A Prato si sono vissuti tre momenti in tre luoghi diversi: Ieri pomeriggio il Vescovo Agostinelli ha dato il via all’evento celebrando una messa in Sant’Agostino, poi nella chiesa dei Sacramentini, a San Paolo e alla Sacra Famiglia spazio all’adorazione e alle confessioni.
“Il risultato è stato ottimo, ringraziamo il Papa!”, ha detto mons. Guglielmo Pozzi, coordinatore dell’adorazione perpetua in Diocesi. I parroci delle zone est e ovest si sono alternati fino a notte fonda per confessare le tante persone che si sono fermate nelle chiese aperte.