Un mese dopo il terribile incendio che ha distrutto la storica sede di via Roma, la famiglia Puggelli è quasi pronta a riprendere temporaneamente l’attività in un altro capannone. Si tratta dell’ex lanificio Ciabatti in via Battisti, dismesso da circa trent’anni; anche questi fabbricati furono colpiti da un incendio particolarmente violento, i cui segni sono tuttora visibili in un’ala della fabbrica.
Dentro lo stabile, sono al lavoro gli elettricisti per allestire l’impianto elettrico e i sistemi antincendio; il legname comincia ad arrivare: l’azienda si sta rimettendo in moto lentamente, e la burocrazia non aiuta.
“Della vecchia sede al Soccorso si è salvato soltanto un camioncino; sono andati completamente distrutte attrezzature, gran parte del materiale e le strutture. Ma ciononostante ci siamo ancora e dobbiamo ringraziare fornitori e clienti che non ci stanno abbandonando perchè da 70 anni ci conoscono come un’azienda seria” dicono Saverio e Sauro Puggelli, assieme ai figli Matteo, Simone e Marco, convinti di tornare prima possibile a lavorare nella storica sede di proprietà al Soccorso, sotto sequestro dopo l’incendio.
“Ci saranno da fare investimenti magari con il sostegno delle banche, ma la nostra volontà è quella di ricostruire” afferma Saverio Puggelli, che assieme ai soci lancia un messaggio alle istituzioni. “In queste settimane abbiamo ricevuto alcuni segnali che non ci sono piaciuti: qualcuno dell’Asl ha insistito perchè cessassimo l’attività in via Roma e sono uscite notizia sulla possibilità di espropri da parte del Comune per realizzare la complanare al tunnel sulla Declassata. All’amministrazione, che dopo il rogo ci ha più volte manifestato solidarietà e vicinanza, chiediamo chiarezza”. Secondo i calcoli della Legnami Puggelli ci sarebbe la possibilità di realizzare l’opera senza intaccare i terreni di loro proprietà.
Sull’origine dolosa dell’incendio non ci sono dubbi. Ne sono convinti, fin dalla prima ora, anche i Puggelli, che non si sanno spiegare chi e perchè abbia potuto appiccare il rogo. “Non abbiamo ricevuto nessuna minaccia, né avevamo problemi di alcun tipo – spiega Saverio Puggelli -. Mi sto scervellando ancora per capire a chi possa aver dato fastidio, perchè nella mia vita non ho mai pestato i piedi a nessuno. Ancora a volte mi sveglio la notte con questo assillo, ma non so darmi risposte”.
Dario Zona