“Il Tribunale di Prato ha un’autonomia da difendere e tutelare con tutti i mezzi. Quella della Cgil non può che essere una provocazione dettata dalla giusta preoccupazione per ribadire ancora una volta la necessità di adeguare gli organici alle reali necessità causate dalla mole di lavoro che ogni giorno impegna il palazzo di giustizia”. Così Gabriele Bosi (Segretario provinciale Pd Prato) e Lorenzo Rocchi (Capogruppo comunale Pd) commentano l’ultimatum lanciato dalla Cgil per risolvere l’emergenza in cui da anni versa il sistema della giustizia pratese (Leggi l’articolo). Secondo i due esponenti del Pd “con la recente riunione del Tavolo Prato, per la prima volta la politica si è mossa per chiedere con insistenza risposte concrete, facendosi portavoce delle difficoltà di chi lavora in tribunale ma anche dei cittadini e delle imprese che devono poter contare su una giustizia efficiente: Prato può vantare un sistema che regge grazie all’impegno dei professionisti che vi operano e all’uso di sistemi innovativi, ma è chiaro che serve uno sforzo in più. Sin dal primo momento anche il Sindaco Biffoni ha dichiarato non sufficienti i numeri previsti per il tribunale pratese e ha più volte ribadito che i primi interventi annunciati sono una toppa ma non una soluzione definitiva. Per questo – concludono Bosi e Rocchi – continua l’impegno forte per ottenere un intervento strutturale che possa risolvere le attuali criticità, senza mettere in discussione l’autonomia del nostro tribunale, che deve restare a Prato e messo nelle condizioni di poter lavorare con efficienza e serenità”.
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