Ormai è ufficiale: da martedì 23 giugno partiranno i nuovi abbonamenti per il parcheggio del Nuovo ospedale di Prato, frutto dell’accordo tra le amministrazioni comunali di Prato e Pistoia, Regione e concessionario Gesat. L’avvio, previsto per la fine di questa settimana, è slittato a causa di un problema di aggiornamento del software. Come spiegato nei cartelli informativi predisposti da Apcoa Parking, che gestisce l’area di sosta, con 2,50 euro si potrà sottoscrivere l’abbonamento giornaliero che consente l’ingresso più volte e con diverse autovetture; serviranno invece 5 euro per l’abbonamento valido per tre giorni; 10 euro per il settimanale e 60 per il mensile. Gli abbonamenti possono essere acquistati direttamente alle macchinette, là dove si paga anche la tariffa oraria che non ha subito variazioni rispetto al passato. Per i primi giorni Apcoa Parking prevede di impiegare personale in loco per dare assistenza negli orari di maggior afflusso: dalle 7 alle 14 nei giorni feriali. Sulle macchinette saranno affissi messaggi e si potrà contattare 24 ore su 24 un operatore tramite citofono o telefono. Resta però l’incognita dell’area di sosta gratuita situata nei pressi del Santo Stefano. Le parole dell’amministratore del concessionario Ge.Sat sono state chiare: l’aspettativa è che l’entrata in funzione degli abbonamenti vada di pari passo con la chiusura del parcheggio sterrato gratuito realizzato nei pressi di via Foscolo dall’amministrazione Cenni. Ma il sindaco Matteo Biffoni non sembra avere affatto in programma di recintare o chiudere l’accesso dell’area di sosta: “Non appena approvato il bilancio all’inizio di luglio – spiega – faremo partire da lì i lavori per realizzare la nuova viabilità di via Foscolo, ma nel frattempo non è in programma di chiudere quell’area di sosta, che del resto non si può certo definire un parcheggio gratuito regolamentato”. Il sindaco annuncia anche l’intenzione di realizzare un nuovo parcheggio oltre i 400 metri di distanza dal perimetro dell’ospedale. “Tra due anni, allo scadere della convenzione, vedremo poi come muoverci”.
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