Con l’estate arriva puntuale anche la polemica sulla movida: ne è un esempio la multa di più di mille euro arrivata nei giorni scorsi ai gestori del locale I Frari in via Garibaldi: alcuni vicini hanno infatti segnalato alle autorità il rumore nelle ore notturne. Per questo motivo a metà maggio è stato misurato il livello fonometrico, attestando un effettivo superamento. “La miglior cosa – dice per iniziare Gianluca Riccio, uno dei titolari – è quella di avere un buon rapporto di comunicazione col vicinato. Il problema è che ci hanno fatto la multa per rumori di tipo antropico, ossia il chiacchiericcio delle persone fuori dal nostro locale e il passaggio tipico della sera. Teniamo tutto pulito e la musica da noi è sempre bassa, ma questa sia una cosa che credo sia difficile da controllare”.
Di fronte alla notizia anche Confesercenti ha detto la sua, con Alfredo Dolfi della Giunta dell’associazione che ha bollato come un “grande errore” la multa inflitta al locale, considerando come, per una sentenza della Cassazione, i gestori non siano peraltro responsabili del rumore esterno.
Comunque una bella botta per i giovani titolari della nota vineria, non tanto per i soldi che sono obbligati a scucire: parallelamente alla sanzione, infatti, anche l’Arpat ha avviato un provvedimento amministrativo che, se andasse avanti, rischierebbe di obbligare il locale a chiudere in anticipo. “Quello – continua Riccio – sarebbe un bel problema. Credo che il Comune dovrebbe fare di più: venirci più incontro e darci un supporto maggiore. Trovare una soluzione e un accordo pacifico tra entrambe le parti”.
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