Stavano facendo razzia di macchine da cucire in un capannone cinese ma sono stati colti in flagrante dalla polizia. È andata male a tre rom sinti pratesi che questa mattina dopo le 6 sono stati arrestati dagli agenti di una volante inviati in via Silvio Pellico nella zona del Macrolotto zero per la segnalazione di un furto all’interno di una ditta gestita da cinesi.
Giunti sul posto i poliziotti hanno notato che uno dei tanti capannoni industriali della zona aveva i vetri del portone rotti, con frammenti a terra, che lasciavano presupporre che quella fosse l’azienda di confezioni visitata dai ladri. Entrati nel locale gli agenti hanno individuato tre persone aggirarsi nell’oscurità mentre stavano accatastando macchine da cucire vicino all’ingresso. Vistisi scoperti i tre ladri hanno pensato bene di darsi alla fuga verso l’esterno uscendo da una porta secondaria, ma sono finiti in una corte interna senza uscita. I malviventi non hanno avuto scampo e così sono stati bloccati e identificati: si tratta di tre ventenni pluripregiudicati con innumerevoli precedenti di polizia. Uno di questi, residente nel campo nomadi di viale Marconi, era stato scarcerato il 25 maggio scorso e attualmente era in regime premiale di semilibertà. Perquisito dai poliziotti è stato trovato in possesso di forbici e cacciavite, attrezzi verosimilmente usati per frantumare il vetro della porta della ditta cinese.
I tre rom sono stati così arrestati per i reati di tentato furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso e condotti in Questura.
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