8 Luglio 2015

“Non dirlo”: Sandro Veronesi presenta in una chiesa la sua rilettura del Vangelo di Marco – VIDEO


Semplicemente sfogliandolo si comprende la netta differenza rispetto ai testi precedenti, e allo stesso tempo una volontà di ricerca che va oltre quella di un semplice romanzo: è “Non dirlo”, la nuova fatica letteraria dello scrittore pratese Sandro Veronesi, presentata ieri a Prato di fronte a una platea interessata. La sede dell’evento è stata una libreria? Assolutamente no. Visto che il volume scandaglia il Vangelo di Marco – come recita il sottotitolo – non poteva esserci luogo migliore della chiesa di San Paolo a Stagnana, in cui il parroco don Jean Jacques Ilunga (amico di Veronesi) ha ospitato questa prima presentazione alla città. Assieme allo scrittore don Giuseppe Billi, parroco di Figline, che ha portato avanti la serata approfondendo le suggestioni non solo del testo, ma anche di una scelta così insolita come quella di cimentarsi in una rilettura di uno dei Vangeli. “Ho letto questo Vangelo con un’attenzione particolare – ha detto ieri Sandro Veronesi – per capire come mai Papa Giovanni Paolo II lo donò a tutte le famiglie romane, in preparazione al Giubileo. E dal momento in cui mi ci sono cimentato ho capito che non conoscevo nulla e ho compreso tutta la potenza di questo testo, avaro di parole. Marco ha scritto questo Vangelo a Roma, in uno scenario diverso, pagano; il suo è un testo d’azione, che voleva far breccia nel cuore dei cittadini dell’impero”. Un approccio laico, come ha sottolineato durante la serata lo scrittore (“Mi ha toccato il Cristo uomo raccontato da Marco, ma è un testo che non mi ha cambiato come credente”) eppure un’analisi che restituisce tutta l’attualità del messaggio, di parole che accompagnano gli uomini nel loro essere catecumeni, come ha evidenziato ieri don Billi.
Nell’intervista che vi proponiamo tutto il senso della scelta di Sandro Veronesi e le ragioni di voler riparlare del Vangelo di Marco.