14 Luglio 2015

Emergenza droga, Bosi (Pd): “Contrasto al mercato sia priorità. Serve anche il contributo di Prefettura e Questura”


“E’ necessario che gli organismi preposti, penso alla Prefettura e alla Questura in particolare, portino avanti la lotta al fenomeno sul piano investigativo: il contrasto al mercato della droga non è di competenza di un’Amministrazione comunale, ma delle forze dell’ordine. In questo primo anno di governo, la Giunta Biffoni ha fatto la propria parte, affrontando di petto la questione attraverso gli strumenti che può utilizzare: investendo sulla riduzione del danno, grazie alla professionalità degli operatori di strada, organizzando la presenza costante delle forze dell’ordine nella zona più interessata dallo spaccio e realizzando interventi di riqualificazione urbana che stanno restituendo alla città zone degradate del Centro. Ma tutti devono collaborare per risolvere questo problema in modo permanente”. Così il segretario provinciale del Partito Democratico, Gabriele Bosi, in merito allo studio sullo spaccio e il consumo di droga all’interno delle mura del Centro storico di Prato, commissionato dall’Amministrazione comunale.
“Lo studio ha messo a disposizione dati concreti su un fenomeno veramente preoccupante che si è insediato ormai da alcuni anni nella nostra città e troppo a lungo trascurato. Sono due gli elementi (tra i tanti) che colpiscono maggiormente: da una parte, l’accostamento della situazione pratese a quella di altre grandi realtà europee; dall’altra, la giovane età dei consumatori (il 45% dei casi riscontrati dagli operatori ha tra i 18 e i 25 anni). Si tratta di una questione complessa, che non permette semplificazioni – prosegue Bosi – serve un intervento multidisciplinare, già iniziato da questa Giunta, che intervenga sul piano sanitario, sociale e anche legale. Questi dati ci impongono di considerare una priorità di governo della nostra città quella di smantellare progressivamente un mercato della droga che ha fatto dell’area compresa tra la Stazione del Serraglio e Via Pier Cironi (ma non solo) un punto di riferimento per spacciatori su un’area geografica molto vasta, che va almeno da Lucca a Firenze”.