La nuova Isee, secondo i calcoli del Comune, porterà a una diminuzione delle entrate del 7% sulla refezione scolastica e così l’amministrazione ha deciso di aumentare il costo della quota pasto a carico di alcune famiglie che presentavano la richiesta di agevolazione tariffaria proprio considerando la certificazione Isee.
Complessivamente i cambiamenti riguarderanno poco meno di 700 utenti (pari a circa il 5,8% del totale), che presentano l’ISEE, per un aumento medio di circa 250 euro l’anno, pari a circa 30 euro al mese. Gli utenti iscritti al servizio refezione sono invece molti di più, circa 12.000: la stragrande maggioranza non presenta la certificazione Isee e paga la tariffa massima.
Ma vediamo nel dettaglio cosa cambierà, fascia per fascia.
Restano inalterati gli importi e le fasce di contribuzione per quanto riguarda la quota fissa della refezione scolastica, mentre sono stati modificati importi e fasce della quota pasto. In particolare, già dall’anno scolastico che inizia a settembre 2015 ci sarà:
– abbassamento della soglia di esenzione dal pagamento da € 6.517,94 a € 6.000 (circa 170 utenti coinvolti – per un importo annuo massimo di euro 125 ad utente);
– abbassamento della soglia di accesso all’agevolazione da € 36.999,99 a € 30.000 (circa 150 utenti coinvolti – per un importo annuo massimo di euro 530 ad utente);
– incremento del numero delle fasce di agevolazione da 7 a 10;
– innalzamento progressivo del costo del pasto per ISEE superiori a € 24.000,00 (circa 370 utenti coinvolti per un importo annuo massimo di euro 200 ad utente).
Secondo il Comune, le nuove tariffe potrebbero essere di stimolo perché il numero di coloro che non presentano richiesta di agevolazione diminuisca drasticamente rispetto agli anni passati. Siccome lo studio sull’ammontare degli aumenti e sulla platea dei contribuenti è stato fatto su dati statistici, il Comune ha già previsto di verificare la portata delle nuove misure dopo tre mesi di applicazione e quindi durante l’interruzione dell’attività didattica per le vacanze natalizie. Nel caso che si evidenziasse un costo per le famiglie maggiore di quanto ipotizzato, verranno adottati gli atti correttivi necessari.
Delle tariffe delle mense scolastiche e dei nuovi criteri ISEE si è parlato nella puntata di Chiedilo al sindaco andata in onda ieri sera. La trasmissione, condotta da Lucia Pecorario, ha affrontato anche i temi del parco urbano al vecchio ospedale e dell’emergenza droga dopo i numeri forniti dagli operatori di strada. Qui di seguito l’estratto della puntata, in cui parla delle novità legate alla refezione scolastica. La puntata – l’ultima della stagione (Chiedilo al sindaco ripartirà lunedi 14 settembre) si può rivedere integralmente al seguente link
Come e perchè sono cambiate le fasce Isee
A seguito dell’approvazione del DPCM 159/2013 è stata cambiata la normativa riguardante il calcolo dell’attestazione ISEE che è entrato in vigore dal 1 gennaio 2015.
Tutte le tariffe dei servizi scolastici nel Comune di Prato (refezione, trasporto, nido) sono da sempre proporzionali al valore ISEE del nucleo anagrafico del minore.
Per valutare gli effetti di questa riforma è stata commissionato ad Iris, insieme ai Servizi Sociali, uno studio di quali sarebbero state le ripercussioni della riforma sia per quanto riguarda le entrate dell’ente che per quanto riguarda il costo a carico degli utenti dei servizi.
I risultati, arrivati a marzo 2015, ci evidenziavano, a seguito di un ipotizzato abbassamento generalizzato del valore ISEE, una possibile minore entrate per le casse dell’ente di circa il 7% sulla refezione scolastica. L’abbassamento dell’ISEE dovrebbe essere generalizzato, grazie a delle franchigie maggiori previste dalla nuova normativa, per i nuclei anagrafici in cui i genitori sono lavoratori dipendenti ed hanno come unica casa di proprietà quella di abitazione.
Ci saranno nuclei che invece vedranno aumentare il loro valore ISEE e sono principalmente le famiglie di fatto, che vedranno considerati, escluso alcuni casi particolarissimi, i redditi e i patrimoni di entrambi i genitori anche se non sposati e non conviventi, al contrario di quanto avveniva precedentemente.
Per ovviare a queste probabili minori entrate il Comune ha deciso di agire sulle tariffe applicate dall’anno scolastico 2015/2016, in modo di avere anche un piccolo aumento complessivo delle entrate per il servizio refezione.
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