Non dalla somma degli attori politici, ma dal confronto e dalla partecipazione. Da qui, secondo le parole di Sergio Cofferati, deve partire il nuovo soggetto politico a sinistra del partito democratico. Riunirà, sì, soggetti quali SEL, Rifondazione Comunista, il movimento Possibile di Civati e la Coalizione Sociale di Landini, ma solo dopo un percorso di costruzione collettiva, spiega l’europarlamentare all’evento organizzato a Prato da Luca Bravi e Diego Blasi di Left Lab e Manuele Marigolli di Parte Mancina, allo spazio Aut! Di via Filippini.
“E’ importante cominciare a discutere dei valori; cosa vuol dire oggi essere di sinistra? Il PD -afferma Cofferati- non incarna più i valori di sinistra. Dalla riflessione arriveranno le politiche e, credo dopo non poco tempo, un contenitore politico. Ci sono molti scontenti, molti sfiduciati, molte persone che non votano più. Molti voti a cui dare una prospettiva e a cui dare fiducia, ma questa può essere offerta solo con il dialogo. Tra le parti della sinistra c’è una convergenza forte ma anche elementi nuovi da affrontare con cautela. Tra le priorità, come dicevo, ci sono i valori: la solidarietà, in un’Europa interessata da grandi processi di mobilità; il lavoro, che è cambiato rispetto a una volta ma i cui diritti devono essere sempre garantiti; la scuola, che dia un senso alla partecipazione sia di chi ci lavora che di chi ci studia e abbia elementi di qualità che poi si riversino anche nel mondo del lavoro”.
All’assemblea pubblica erano presenti, oltre all’ex sindaco di Bologna e segretario CGIL, la collega europarlamentare Elly Schlein, l’ex consigliera regionale Daniela Lastri (molti fuoriusciti dal PD, dunque) e Marco Furfaro, del coordinamento nazionale di Sel, che ha posto l’accento sull’importanza della consultazione nella scelta dei leader, per superare la rassegnazione, specie nei giovani.
“C’è un Paese sempre più rassegnato che avverte un’inutilità della politica. Rassegnazione che a volte diviene rabbia -dichiara Furfaro- Vogliamo comunicare un’idea di sinistra: anche se sei precario, o disoccupato, un’opportunità per te può esserci. Un reddito minimo, un’inserimento lavorativo, una formazione. Vogliamo ridare speranza. Questo nuovo soggetto politico riunisce tutti quelli che vogliono costruire un’alternativa. Il problema principale è tornare a far vivere la politica a quei ragazzi che guardano la sinistra, la politica in generale, con disprezzo. È questa l’ambizione che una forza politica si deve dare, non tanto il reassemblage delle forze politiche. Si darà luogo a un percorso aperto a tanti e a tante, che finirà magari con le amministrative e un soggetto unico”.
In platea molti esponenti della CGIL regionale, ex PD e tante persone autonome dai partiti. Non sono mancate forti critiche al Partito Democratico, reo di uno scivolamento verso il centro, al decreto “la buona scuola”, al Jobs Act. Forte è stato il richiamo a ritrovare i valori fondanti della sinistra, tra cui la solidarietà anche nei confronti di chi arriva in Italia i diritti dei lavoratori, la collaborazione e la consultazione.
Soddisfatto Blasi: “L’iniziativa di ieri, viste anche le condizioni climatiche, è andata oltre le più rosee aspettative e dimostra che le persone hanno ancora interesse per la politica. Il tema è chiaramente quello di ricostruire un’alternativa al modello politico che domina in Europa e di conseguenza anche in Italia con Renzi, ma bisogna fare attenzione a non commettere gli errori del passato. L’orizzonte non può essere quello della sinistra radicale e minoritaria a cui piace il ruolo di opposizione perenne. Credo ci siano due questioni dirimenti: rinnovare le classi dirigenti senza scadere nella banalità della rottamazione e cambiare completamente fisionomia, nelle pratiche, nei nostri riferimenti, nelle nostre proposte”.
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