In tanti per ricordare un sacerdote coraggioso, un uomo semplice, un amico di tutti: una cattedrale gremita ha accolto questa mattina il feretro di don Alessandro Cecchi, parroco di Castelnuovo da 37 anni e morto nella notte tra sabato e domenica all’età di 68 anni per il complicarsi della sua già delicata situazione di salute. Il vescovo Franco Agostinelli e il presbiterio diocesano si sono stretti attorno alla bara, ognuno per ricordare “questo autentico dono di Dio”, come l’ha definito mons. Agostinelli durante la sua omelia. Un uomo buono, che ha testimoniato l’accoglienza, la disponibilità piena nei confronti dei poveri e dei bisognosi e il grande amore del Signore verso tutti quelli che ha incontrato. E sono stati in tanti, come testimoniano le persone presenti alle esequie di questa mattina: oltre ai parrocchiani di Castelnuovo e del Soccorso – dov’è stato vice parroco dopo la sua ordinazione – anche i giovani e meno giovani della comunità Emmaus, che lui ha fondato a Prato nel 1978 sull’esempio dell’Abbé Pierre, e tanti scout, con cui ha condiviso per molti anni il cammino.
Il teologo della piana – così, per gioco, veniva chiamato don Alessandro dagli amici sacerdoti e dai parrocchiani – eppure il suo Vangelo è sempre stato quello della concretezza, della semplicità, del sì incondizionato. Un uomo di poche parole, che però ha lasciato tanto, nel cuore di tutti. Nel video le immagini della celebrazione e il ricordo di alcuni dei presenti.