8 Ottobre 2015

Galleria Palazzo Alberti, l’Associazione Amici dei Musei diffida la Soprintendenza: “Si opponga al trasferimento dei quadri da Prato”


Una lettera di diffida alla Soprintendenza per i beni artistici e architettonici di Firenze affinchè avvii la ricognizione sulle opere della Galleria di Palazzo degli Alberti e proceda all’adozione di atti di tutela fondati sul legame sussistente tra le stesse e il contesto territoriale della città di Prato.
L’iniziativa legale, portata avanti dall’avvocato Mauro Giovannelli, è intrapresa dall’Associazione Pratese Amici dei Musei, che da due anni si batte contro il trasferimento di quadri e statue praticata dalla Banca Popolare di Vicenza.
Capolavori di artisti del calibro di Bellini, Caravaggio e Lorenzo Bartolini – dal 1983 ospitati a Palazzo degli Alberti – sono stati spostati a Vicenza e riportati in città soltanto in occasione della mostra temporanea “Capolavori che si incontrano”, per poi lasciare definitivamente Prato. Nel gennaio 2014, su istanza della Provincia, l’ufficio legale del ministero ha espresso un parere che supporta le ragioni dell’Associazione e l’intrasferibilità della collezione, in assenza della previa autorizzazione della Soprintendenza.

A seguito di quel parere l’Associazione Amici dei Musei, un anno fa, ha chiesto alla Soprintendenza di attivarsi, senza però ricevere alcuna risposta. In un documento di 11 pagine – inviato per conoscenza anche a Ministero dei Beni culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Comune, Provincia e Regione – l’avvocato Giovannelli ripercorre l’iter e i passaggi giuridici della vicenda e conclude sollecitando la Sovrintendenza a esprimersi entro 90 giorni e ad iniziare l’attività istruttoria che le compete. Nel caso in cui dovesse permanere l’inerzia da parte dell’ente, l’Associazione ipotizza gli estremi per l’omissione di atti d’ufficio e paventa di rivolgersi alla Corte dei Conti e agli organi preposti per l’adozione di provvedimenti disciplinari.

“L’Associazione – quale ente operante in Prato fin dal 1980 con compiti statutari di cura di valori costituzionalmente garantiti – ha tutte le carte in regola per procedere in questa battaglia, ma sarebbe stato opportuno che le istituzioni, a partire dalla Fondazione Cassa di Risparmio, Comune e Provincia, avessero fatto la stessa cosa a tutela di un patrimonio culturale importantissimo per la città” afferma l’avvocato Mauro Giovannelli.

Sulla questione è intervenuto il sindaco Biffoni, che ha definito apprezzabile, ma anche zoppa e rischiosa l’iniziativa degli “Amici dei musei”. “L’amministrazione non è stata ferma sui quadri di CariPrato e personalmente ho parlato con la Soprintendenza della possibilità di un vincolo – spiega Biffoni -. L’iniziativa degli “Amici dei musei” è apprezzabile, ma in qualche modo zoppa perché rischiosa: se ci si limita al vincolo territoriale le opere dovranno restare a Prato, ma non per questo saranno a disposizione della città, dal momento che la proprietà potrà tenerli presso la Galleria anche chiusi a doppia mandata. Avere delle opere di tale valore per la città a Prato ma non poterli vedere sarebbe inutile – sottolinea il sindaco -. Per questo vogliamo confrontarci con la Banca popolare di Vicenza anche su questo fronte, perché le opere possano essere messe a disposizione con modalità condivise. Non vogliamo sapere semplicemente che a Prato c’è un Caravaggio, vogliamo che i pratesi lo possano vedere. Di questo quindi ne discuteremo con Vicenza, ma non prima di avere avuto certezze su tutti gli altri fronti”.

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