Lacrime ma anche tanti sorrisi, ricordando una delle anime gioiose che dagli anni Sessanta hanno costruito una Prato diversa, oltre i cenci: si sono tenuti questa mattina dalle 10:30 i funerali di Franco Casaglieri, in un duomo veramente gremito. Oltre alle istituzioni (con il sindaco Biffoni in prima fila) gli uomini di teatro che fino a ieri lo hanno accompagnato (Roberto Benigni purtroppo non ha potuto partecipare perché impegnato in una trasferta all’estero) e tanti, tanti amici, per salutare uno dei pochi testimoni – che ci ha lasciato nella notte tra il 30 e il 31 dicembre per un male che lo aveva colto da poco – della genuinità di una Prato quasi scomparsa.
La funzione è stata presieduta dal vescovo mons. Franco Agostinelli e dal presule emerito mons. Gastone Simoni, e concelebrata da don Luigi D’Arco e don Giuseppe Billi, molto amico dello scrittore e attore nostrano.
Proprio don Billi, durante l’omelia, ha ricordato Franco come “un uomo in cui le doti principali erano la fraternità e l’amore verso la famiglia e i tanti amici. Con lui abbiamo vissuto quella rivoluzione della tenerezza tipica di Papa Francesco”. “Attraverso di lui – continua don Billi, parroco di Figline – ho avuto modo di amare e di conoscere tanta gente. Grazie Franco, grazie di tutto. Tu sei ancora qui con noi, continui ad esistere”.
Prima di don Giuseppe un amico storico di Casaglieri, Milio Micheli, ha raccontato “il suo Franco”, dagli inizi, a Vergaio. Vi proponiamo alcune delle sue parole.
Assieme ai molti ricordi, anche i versi. Quegli stessi versi che Franco Casaglieri ha tanto amato nella sua vita: l’attrice Valentina Banci ha letto la poesia “La morte non è niente” di Henry Scott Holland.
Oltre a questi, tanti altri hanno lasciato il loro personale ricordo, sia dall’altare che, quasi sottovoce, tra le panche e fuori dalla nostra cattedrale. Come Giovanni Masi, il cenciaiolo di Vergaio, anche lui grande amico di Casaglieri. “Era la gioia di tutti noi – ha sottolineato – l’ironia del godimento, era una persona positiva. Per questo ha dato tanto a tutta la città: Prato non se ne dimenticherà mai e gli dirà sempre grazie”.
La salma di Franco Casaglieri sarà cremata e poi trasferita al cimitero di Mezzana. Quasi ad accompagnare il poliedrico artista pratese verso il suo ultimo viaggio, Gabriele Ara gli ha voluto dedicare alla fine dei funerali “L’amore è come l’ellera”: non un addio, ma un arrivederci. Con il sorriso.