11 Marzo 2016

Rsa di Narnali, il Consorzio Astir riparte da codici di comportamento e formazione etica dello staff


Codici di comportamento e formazione etica dello staff. Riparte da questi due punti fermi l’attività del Consorzio Astir, dopo la vicenda, l’estate scorsa, dei maltrattamenti agli anziani ospiti nella nella Rsa di Narnali. L’occasione è un convegno organizzato alla Camera di Commercio dallo stesso Consorzio: un appuntamento che mette al tavolo di discussione una fetta del cosiddetto “Terzo Settore” per discutere di identità e nuove frontiere della cooperazione sociale.

“Stiamo facendo una grossa riflessione – spiega la presidente di Astir Loretta Giuntoli -. A volte gli accadimenti negativi sono l’occasione per fare un’analisi ed è quello che abbiamo fatto noi. Questi episodi, certamente deprecabili e drammatici, devono aiutarci a fare nuove valutazioni. Abbiamo quindi iniziato un percorso con i nostri direttori di struttura per andare a rivedere il lavoro e anche per stabilire un codice di comportamento che possa servire per il futuro. Non solo – aggiunge sempre Giuntoli -: il prossimo 11 aprile prenderà il via una serie di incontri di formazione per tutto lo staff della nostra struttura. Un lavoro utile per definire funzioni, mansioni, limiti, vincoli e comportamenti che debbono essere propri di uno staff. In sostanza, un codice etico”.

Una realtà, quella della cooperazione sociale, chiamata a ridefinirsi soprattutto alla luce di un mercato sempre più competitivo, di una concorrenza globalizzata e di una marcata riduzione delle risorse. A preoccupare è soprattutto il rapporto con la Pubblica amministrazione, con il ricorso a gare al ribasso che – spiegano le cooperative – rischiano di minare la qualità del servizio.

“Le preoccupazioni ci sono e sono forti quando ci troviamo di fronte a gare marcatamente al ribasso che in maniera secca puntano al massimo dell’economicità – rimarca Paolo Maroso, presidente della Cooperativa La Traccia di Prato -. Alla fine, chi ci rimette è il lavoro dipendente, la qualità del servizio e i cittadini, con costi che per il futuro non possono che aumentare”.

“Stiamo aspettando ormai da un anno la legge sul Terzo Settore che è ferma al Senato ma che sembra sia in fase di sblocco – conclude Nicola Ciolini, componente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione -. Da quella in poi, a cascata, anche la Regione ne dovrà prendere atto e mettere in moto tutte le necessarie a salvaguardare e tutelare le specificità del territorio”.

Giulia Ghizzani