Un appalto da più di due milioni di euro, un cantiere che, nei tempi di magra che vivono le aziende edili del territorio, potrebbe dare respiro a qualcuna di loro. Eppure i sindacati sono preoccupati. Secondo voci insistenti, infatti, l’appalto in questione, quello per l’ampliamento del cimitero della Misericordia, in via Galcianese, dovrebbe essere affidato alla Brunetti costruzioni Srl, la newco. (ovvero, la nuova società) nata dalle ceneri di un’altra società, la Brunetti e Antonelli. “Ma questa – sottolineano i sindacati – si trova attualmente in concordato e ha posto in cassa integrazione lo scorso dicembre 22 lavoratori. La new co, con i suoi 9 dipendenti, non avrebbe, secondo i sindacati, la capacità per gestire un cantiere di quel tipo, e si troverebbe inevitabilmente costretta a subappaltare i lavori, con i problemi conseguenti di irregolarità retributive e contributive e minore sicurezza sul cantiere.
CGIL CISL UIL auspicano che nel caso i lavori siano effettivamente affidati a Brunetti Costruzioni, questa possa riassumere almeno 10-15 unità tra gli operai che
oggi sono posti in cassa integrazione.
La Misericordia, da parte sua, replica scrivendo una lettera all’indirizzo dei sindacati:
“I motivi espressi circa la capacità dell’appaltatore di realizzare l’opera che sarebbe commissionata avevano già trovato attenta considerazione nei criteri adottati per la valutazione delle diverse società aspiranti ad ottenere l’incarico. Il nostro magistrato ha formulato direttive precise miranti ad assicurare alla committenza la previsione di idonee garanzie contrattuali. Nell’ambito di tali finalità, la Brunetti Costruzioni è società che opera sul mercato al pari di altri operatori e al pari di essi è stata oggetto della nostra valutazione, offrendo condizioni e garanzie che sono apparse migliori rispetto agli altri offerenti”, conclude la Misericordia.
Più in generale, comunque, i sindacati esprimono forte preoccupazione per l’andamento del comparto dell’edilizia, che in città ha subito una fortissima contrazione: erano 2689 i lavoratori nel 2008, oggi sono scesi a 896, con un calo costante negli ultimi tre anni.