E’ stato il presidente della BPVi, Stefano Dolcetta a proporre all’assemblea dei soci di autorizzare l’azione di responsabilità nei confronti “di coloro che hanno ricoperto il ruolo di amministratore, direttore generale o sindaco in carica al momento in cui sono stati realizzati eventuali fatti illeciti riflessi nel bilancio al 31.12.2015”. La proposta, che non era presente nell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci svoltasi oggi a Vicenza, è stata sollecitata da specifici interventi dei soci. Messa ai voti, però, è risultata non approvata, con una grande fetta di astenuti. Hanno votato a favore dell’azione di responsabilità 1.346 soci intervenuti in proprio e per delega, rappresentativi del 38,0571% del capitale, hanno votato contro 169 soci (18,648% del capitale) e si sono astenuti 1.357 soci (43,295% del capitale). In assemblea erano presenti 9,984 milioni di azioni, pari a poco meno del 10% del capitale. La bocciatura dell’azione di responsabilità, secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza citando le parole del presidente Stefano Dolcetta, non significa che la richiesta non possa essere riproposta nella prossima assemblea con l’appoggio del 2,5% del capitale. In merito ai punti all’ordine del giorno invece, l’assemblea ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2015, con 89,44% di voti favorevoli. Il Gruppo BPVi nei prossimi mesi sarà impegnato sulla realizzazione dell’inversione di rotta già avviata e che prevede, dopo il rinnovamento pressoché integrale del top management, la trasformazione della Banca in una società per azioni, l’aumento di capitale di 1,5 miliardi di euro e la quotazione in Borsa.
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