Ancora degrado nel vagone “abitato” da senza fissa dimora, segnalato da alcuni telespettatori intorno alla metà di marzo. Il vecchio convoglio fermo allo scalo merci è utilizzato da tempo da senzatetto, che si servono anche della scarpata ferroviaria, nella zona di via Firenze, come bagno.
Massimiliano Nesti, lettore e residente poco lontano dal vagone-rifugio in questione, torna a parlare della vicenda: a distanza di un mese non è infatti cambiato nulla e le persone continuano a vivere a ridosso del binario morto vicino allo stadio Lungobisenzio e al tratto terminale di via Paolo Giorgi.
“Stamani, aprendo le finestre di casa, ho assistito al solito spettacolo – rimarca Nesti -. Il vagone è sempre “abitato” dai senza fissa dimora, che stanno continuando a buttare rifiuti nella scarpata. Ma le istituzioni dove sono?”.
Gli abitati sollevano, poi, un’altra questione, relativa alla demolizione dei vagoni. “Trenitalia, sempre nello stesso punto, cioè davanti alle finestre dei condomini che sorgono davanti alla scarpata ferroviaria, sta da qualche giorno demolendo i vagoni ferroviari fermi. Mi domando cosa accadrà quando dovranno demolire il vagone abitato – si chiede Nesti – ma soprattutto domando al Comune di Prato se si possono demolire vagoni ferroviari, che potrebbero contenere sostante nocive, all’aria aperta, davanti alle finestre di chi abita lì vicino. So che esiste una normativa molto stringente in tema di rifiuti, vorrei avere rassicurazioni che tutto si sta svolgendo nel rispetto delle regole e che non ci sono implicazioni – conclude – per la salute dei cittadini”.
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