22 Aprile 2016

Piromane dei cassonetti, perquisita l’abitazione del presunto responsabile. Nelle ultime settimane nessun rogo doloso


Si stringe il cerchio attorno al piromane dei cassonetti, responsabile di aver mandato in fumo 70 contenitori dell’immondizia dall’inizio dell’anno, oltre 100 dal 2015 ad oggi. Il presunto responsabile dell’escalation di roghi ha un nome e un cognome ma si attendono i risultati degli accertamenti tecnici per dare una svolta definitiva alle indagini ed emettere provvedimenti nei confronti dell’unico indagato al momento.

Si tratta di un cittadino pakistano, consapevole di essere finito nel mirino degli inquirenti: la polizia giudiziaria ha infatti perquisito l’abitazione dell’uomo nelle scorse settimane e questo potrebbe spiegare il silenzio assoluto e l’assenza di nuovi colpi ai danni delle campane della plastica. Forse solo una coincidenza, che però rafforza i sospetti.

La magistratura intende, in ogni caso, mettere presto la parola “fine” a una vicenda costata migliaia di euro alle casse di Asm. L’accelerata alle indagini – condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri, in stretto rapporto con i vigili del fuoco – è arrivata dopo l’autentico assalto messo a segno agli inizi di aprile, con quindici cassonetti dati alle fiamme nel giro di pochi giorni.

Sembra che il piromane sia stato ripreso da una o più telecamere di sorveglianza, a bordo di una bicicletta. Resta anche da capire il motivo che lo spinga ad agire, in una sorta di sfida seriale alle forze dell’ordine. Solo le nuove tappe del caso potranno portare a galla la verità.