25 Aprile 2016

Quando sono i “nonni” ad ascoltare le storie: i Maledetti pratesi si improvvisano “istrioni” per gli ospiti di una rsa FOTO


Le storie della Prato di un tempo ascoltate da chi, di quelle storie, è stato protagonista: gli anziani della Rsa Casa di Marta si sono ritrovati, piacevolmente, nel bel mezzo di un’iniziativa molto particolare. E, nemmeno a dirlo, anche stavolta c’è lo zampino dei Maledetti pratesi: gli autori dei libri “Ni’ canto di’ foho” e “Di trama e d’ordito”, hanno deciso di leggere le storie contenute nei due volumi ai “nonni” e alle “nonne” della residenza di Viaccia. I protagonisti della Prato di un tempo sono stati catapultati nel loro passato attraverso gli aneddoti raccolti nei libri e “declamati” dai Maledetti pratesi, ogni sabato dalla prima settimana di marzo fino al 23 aprile.

“Tutto è nato – spiega Alberto Nieri, del gruppo – da un’idea di Claudia, un’animatrice di Casa di Marta, che dopo aver letto il nostro libro Di trama e d’ordito ci ha contattato chiedendoci se avevamo voglia di intrattenere i nonni con le nostre letture, che raccontano proprio storie di pratesi comuni. Così abbiamo iniziato, e la risposta è stata sorprendente: cercando di stimolare i loro ricordi, all’inizio alle nostre letture partecipavano in pochi, ma col tempo siamo arrivati a coinvolgere fino a 30 ospiti”. Un successo inaspettato: anche per questo, assieme ai Maledetti pratesi, hanno iniziato a varcare la porta di Casa di Marta anche i bambini: “Ne è nato qualcosa di straordinario – continua Alberto – e i sabati in cui portavamo i giovanissimi, i signori e le signore della residenza si sono divertiti moltissimo: hanno iniziato a raccontare le loro, di storie, e l’ultimo sabato ci hanno donato delle borse ricamate con il nome del nostro gruppo, per ringraziarci dell’iniziativa”. Leggere, cantare, ballare insieme. Una serie di mattinate all’insegna del divertimento e del ricordi di una storia comune: quella del nostro passato recente.

“Sono convinto – conclude Alberto – che questi incontri abbiano fatto più bene a noi che a loro. Ma la sensazione è comunque quella di aver fatto qualcosa di apprezzato… e di questi tempi non è poca cosa”. Con la vendita dei loro libri i Maledetti pratesi sono riusciti a raccogliere in totale 20mila euro, donati sia per la ricostruzione delle mura storiche di San Niccolò che per il progetto Prama di Ami; in questo caso, invece, hanno donato qualcosa di diverso: sorrisi, momenti di divertimento, attimi di spensieratezza.