13 Luglio 2016

Maltrattamenti su prete 80enne: sette arresti. C’è anche un pratese


Un vero e proprio “branco” che, dimenticati i doveri delle professione sanitaria, e dopo aver individuato un soggetto debole, si “accaniscono con crudeltà” condividendo abitudini e comportamenti vessatori ed intollerabili. Lo dice il gip del tribunale di Firenze, Dolores Limongi, nell’ordinanza con cui ha disposto l’arresto ai domiciliari per 6 operatori sanitari e un infermiere del Convitto ecclesiastico di Firenze. Altre due persone sono indagate. Per tutti l’accusa è di maltrattamenti. Le indagini, coordinate dal pm Sandro Cutrugnielli, e condotte dai carabinieri del Nas con l’uso di telecamere e intercettazioni ambientali, sono partite dalla denuncia della direzione del convitto (una struttura parasanitaria gestita dall’Associazione di Previdenza fra i sacerdoti della Toscana) e dalla società Auxilium, incaricata dell’assistenza infermieristica. A loro si era rivolta una dipendente. Il convitto ospita anziani sacerdoti per lunghe degenze, e preti che, temporaneamente, hanno bisogno di assistenza. Immediata infatti la collaborazione offerta dall’Arcidiocesi di Firenze che, in una nota, si riserva anche agire per vie legali. Quelli emersi dalle indagini sono veri episodi di bullismo nei confronti di un anziano sacerdote fiorentino, 80 anni. I carabinieri hanno scoperto che i 7, in coppia tra loro e in alcuni casi singolarmente, provocavano l’anziano sacerdote, cercando di farlo bestemmiare, incitandolo ad avere atteggiamenti sessuali, minacciando di farlo dormire fuori dalla sua stanza. Pesanti le offese e le allusioni nel momento dell’igiene personale, i colpi dati sulla sua testa (anche con la cornetta del telefono) e gli schiaffi sul volto. Ci sono anche episodi in cui minacciano di soffocarlo o lo immobilizzano mettendosi a cavalcioni sopra di lui. Le vessazioni, sempre nella stanza del sacerdote (quando non c’erano altri testimoni) iniziavano al risveglio, spesso con schiaffi e frasi scurrili, e terminavano la sera, tra le risate degli operativi quando l’anziano prete tentava di reagire soprattutto davanti al vilipendio delle funzioni religiose. Ai domiciliari sono finiti gli operatori Claudio Bonfanti, 54 anni di Firenze ma residente in provincia di Prato, Luca Conte, 34 anni, fiorentino ma residente a Pistoia, Massimiliano Malavolta, (50), residente a Scandicci (Firenze), Klaudjan Bajrami, 45 anni, di origine albanese ma residente in Mugello, Christian Edward Vasquez Sotomayor, (34), originario del Perù ma residente a Firenze, Alberto Catarzi, (32) fiorentino, e l’infermiere Giuseppe Florida (31), nato a Ragusa ma residente nel capoluogo toscano. Secondo quanto appreso, i dipendenti del convitto finiti sotto inchiesta saranno tutti sospesi dal servizio.

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