La guardia di finanza di Prato ha scoperto una frode fiscale nel settore della carpenteria, messa in atto da due pratesi già gravati da precedenti condanne per reati tributari e frodi fiscali.
Le fiamme gialle hanno notato che l’impresa era priva di una struttura aziendale tale da giustificare i volumi di fatturato realizzati, oltre ad essere riconducibile ad un soggetto già noto per la partecipazione a condotte fraudolente di matrice erariale.
Gli approfondimenti hanno permesso di portare alla luce operazioni fatturate fittizie per oltre 250.000 euro e di mappare la rete di “clienti” dell’impresa fantasma, distribuiti sia nella provincia di Prato che di Pistoia che, a seguito dell’annotazione in contabilità delle fatture false, potevano abbattere il proprio debito fiscale beneficiando di costi fittizi e crediti IVA non spettanti.
Il quadro probatorio ricostruito dai finanzieri ha consentito all’Autorità Giudiziaria di interrompere le condotte illecite ipotizzate, mediante l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei principali responsabili, il sequestro dei profitti illeciti realizzati e la perquisizione delle sei imprese coinvolte.