Ancora una stamperia cinese nel mirino della polizia municipale, dopo quella sequestrata a fine settembre in via Adamo Papi a Grignano (Leggi l’articolo). Stavolta il nucleo ambientale che fa capo al comando di Piazza Macelli, insieme al personale ispettivo di Arpat, ha messo i sigilli ad un’azienda situata a San Giusto, gestita da una cittadina cinese di 50 anni, che lavorava in assenza di autorizzazioni per le emissioni in atmosfera. Nel magazzino della stamperia sono stati trovati al lavoro 10 operai di diverse nazionalità: cinesi ma anche nordafricani e pakistani. Due di essi si erano accovacciati al di sotto di un macchinario per eludere il controllo: dagli accertamenti effettuati da personale dell’ispettorato del lavoro è emerso che cinque di loro erano lavoratori a nero, tra i quali due cinesi privi di documento di identificazione. L’azienda era in piena attività lavorativa, con macchinari in funzione; in uno di questi veniva anche impiegato prodotto solvente. Presenti numerosi fusti contenenti prodotti chimici. Contestate anche violazioni da parte del personale dei vigili del fuoco e dell’Asl in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La titolare è stata denunciata per violazione alla normativa ambientale ed il magazzino è stato posto sotto sequestro. Emesse anche sanzioni amministrative dell’importo complessivo di circa 600 euro da parte della polizia municipale per la non corretta gestione della documentazione amministrativa relativa ai rifiuti.