Le campane della pieve di San Pietro a Galciana sono troppo rumorose. A dirlo sono le indagini fonometriche compiute dai tecnici di Arpat e così è scattata la multa da mille euro, anzi da 1032,90 euro per l’esattezza, recapitata al parroco don Luca Rosati. Il pagamento dovrà avvenire entro 60 giorni.
La sanzione comminata dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana è arrivata a seguito dell’esposto di un residente di Galciana, che abita nel condominio La Vella a poche centinaia di metri dalla chiesa. Le campane di San Pietro sono tra quelle che scandiscono il passare di ogni ora del giorno e della notte. Questa tradizione, evidentemente, non è gradita al cittadino che si è detto infastidito dai rintocchi, soprattutto notturni, provenienti dal campanile.
“Il campanile di Galciana ha superato due guerre mondiali ma si è dovuto arrendere all’Arpat – commenta in modo sarcastico don Rosati –, non voglio far polemica e cerco di buttare l’acqua sul fuoco perché in paese ci sono molti parrocchiani scontenti di questa sanzione”. Che i decibel delle campane fossero più alti del consentito era già stato notificato da Arpat al parroco nel mese di novembre, con l’invito a fare attenzione. “E io ho provveduto a far rintoccare solamente le due campane che guardano la chiesa e la canonica e non le altre due poste sui lati esterni del campanile. Devo dire che il rumore si è notevolmente abbassato, ma evidentemente non abbastanza per evitare la multa”, conclude don Rosati.
Oltre alla multa, Arpat ha inviato alla parrocchia la prescrizione di non scampanare nell’arco della notte, dalle 22 alle 6 del mattino. Don Rosati annuncia di voler “silenziare” completamente le campane a partire da gennaio e di volerle utilizzare soltanto nelle occasioni canoniche, prima delle messe nei giorni festivi, secondo l’antico uso di richiamare i fedeli in chiesa.
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