“Sotto l’intonaco delle mura della villa medicea di Poggio a Caiano passava acqua e questo strato di cemento non consente la traspirazione del muro. Negli archivi non abbiamo traccia di autorizzazione alla realizzazione degli intonaci e non sappiamo in che anno sono stati realizzati”. Ad affermarlo, nel corso della conferenza stampa che ha reso nota la conclusione dei lavori di messa in sicurezza delle mura della villa medicea crollate lo scorso 6 marzo, è l’architetto della Sovrintendenza Stefano Veloci. Lo strato di intonaco, che copriva parzialmente alcune fenditoie di scolo presenti da sempre lungo le mura, potrebbe essere uno dei motivi che ha “depotenziato” l’originario sistema di drenaggio delle acque attraverso il terrapieno, favorendo in qualche modo il crollo di quasi 40 metri della cinta perimetrale. Lo strato di intonaco è stato adesso rimosso lungo tutto il perimetro murario, compreso il lato di via Cancellieri, durante i lavori di somma urgenza. La rimozione dello strato ha svelato la presenza di diverse crepe e l’esistenza di tubazioni costruite con laterizi, che incanalano le acque nel sistema fognario.
Proprio per chiarire gli aspetti legati alla manutenzione del manufatto e ai suoi sistemi di scolo e di drenaggio, la Procura di Prato affiderà una perizia ad un ingegnere idraulico, che dovrà indicare le cause del distacco. L’inchiesta condotta dal pm Laura Canovai, al momento senza iscrizioni nel registro degli indagati, procede per l’ipotesi di reato di crollo colposo. Si dovrà inoltre vagliare la competenza della manutenzione: il polo museale la gestisce, per conto della Sovrintendenza, dal 2015, ma nelle epoche passate, prima di entrare a far parte del Demanio, la villa medicea di Poggio a Caiano è appartenuta a diversi proprietari, compresa l’Associazione reduci di guerra.
Riaperta via Lorenzo il Magnifico
Intanto, dopo 19 giorni dai fatti, è stata riaperta oggi pomeriggio via Lorenzo il Magnifico. Resta interdetto ai pedoni il transito nell’area di cantiere a ridosso delle mura franate e il marciapiede lungo l’intero perimetro di cinta su via Cancellieri. Sarà inoltre eliminato il parcheggio provvisorio su via Lorenzo il Magnifico; nuovi posti auto saranno ricavati nell’area sul retro delle scuderie medicee, finora usata come deposito di cartelli stradali e transenne. Da valutare la fattibilità di altri stalli provvisori lungo la facciata delle scuderie medicee.
I lavori di messa in sicurezza, costati una cifra inferiore ai 50 mila euro e diretti dalla Sovrintendenza, hanno consentito di consolidare le mura nel tratto vicino a quello franato, attraverso tiranti in acciaio infissi nel terreno, e di contenere eventuali altri distacchi franosi tramite una “gabbia” costruita con tronchi di legno. Adesso una perizia della Sovrintendenza sarà chiamata a valutare l’ammontare dei danni e a indicare le tecniche di ricostruzione: “Va individuato un intervento tecnologico compatibile con la storicità delle mura e che restituisca integrità statica all’intera struttura” spiega l’architetto Veloci.
“La fase critica è stata superata in tempi rapidi – afferma il direttore del Polo Museale della Toscana Stefano Casciu – non c’è stato un attimo di pausa, con il cantiere aperto anche la domenica. Adesso si apre la parte ordinaria finalizzata alla ricostruzione e ci vorrà tempo per la progettazione e per le gare: è presto per dire quando potranno iniziare i lavori, ma il Ministero ha assicurato il massimo impegno e i finanziamenti necessari”.