6 Aprile 2017

Controlli ispettori Asl nelle aziende cinesi: da maggio si allarga il raggio di azione, ma alcune verifiche solo a campione


“La sicurezza di oggi è il benessere di domani”: è questo lo slogan della campagna informativa della Regione Toscana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rivolta alle imprese cinesi del comprensorio di Prato, Firenze e Pistoia e partita in questi giorni. La campagna è stata illustrata stamani nell’incontro che ha tracciato un bilancio dei primi tre anni di attività del “Piano per il lavoro sicuro” varato dalla Regione Toscana all’indomani della tragedia alla Teresa Moda in cui persero la vita sette operai.
Dal settembre 2014, i 74 ispettori assunti dalla Asl hanno controllato oltre 8.000 aziende in Toscana, di cui oltre la metà, 4.417, solo a Prato con il 70% di imprese non in regola.
Il 1° maggio partirà la seconda fase, preceduta appunto dalla campagna informativa che ha l’obiettivo di prevenire gli illeciti e sviluppare una cultura della sicurezza. L’iniziativa vede la collaborazione delle associazioni e del Consolato cinese. Ma il console cinese Wang Fuguo, alla domanda sulla mancata sottoscrizione del Patto Lavoro sicuro e alle richieste del procuratore Nicolosi di aiuto nella ricerca di mediatori culturali e interpreti utili alle indagini e ai processi, ha risposto così.

Finora i controlli degli ispettori Asl hanno riguardato la presenza di bombole di gas, dormitori, cucine e impianti elettrici non a norma. Dal 1 maggio, dopo un mese di differimento chiesto e ottenuto dalla comunità cinese, le verifiche si estenderanno ad altri profili di sicurezza sul lavoro, come ad esempio l’uso dei carrelli elevatori “e in alcuni casi a campione il controllo dei documenti relativi alla valutazione dei rischi e alla formazione” come ha detto il direttore dell’area igiene e sicurezza sul lavoro della Regione Giuseppe Petrioli. Le ispezioni potranno riguardare le aziende già controllate in questi tre anni e a regime, nel giro di un paio di anni, si estenderanno anche alle imprese italiane.
Per centrare l’obiettivo di rendere sistematici i controlli anche sotto il profilo fiscale e della regolarità contributiva occorrerà che il Governo potenzi gli apparati statali a Prato, a cominciare dalla direzione territoriale del lavoro che sconta un grave sottodimensionamento degli organici.