Maxi-discarica di rifiuti chimici pericolosi: multa e sequestri alla stamperia da cui provenivano FOTO
Scoperta dalla polizia municipale una stamperia cinese che smaltiva illecitamente i propri rifiuti pericolosi. Parte di essi erano stati abbandonati da un nomade in un terreno nel Macrolotto Due.
L’indagine è partita a seguito di una segnalazione per abbandono di sacchi neri all’interno di un terreno privato in via Sabadell. Ma la situazione che si è presentata agli agenti era ben differente rispetto a quella oramai consueta: all’interno del campo, nascosto da un canneto e da sterpaglie, è stato ritrovato un enorme cumulo di sacchi di rifiuti costituiti da fusti di solvente e diluente, prodotti chimici da stampa, bombolette spray di adesivi, secchi sporchi di vernici e stracci che emanavano un forte odore di solvente.
Tutti rifiuti classificabili come pericolosi e ad elevato rischio di infiammabilità che avrebbero potuto potenzialmente provocare un incendio di vaste dimensioni.
Per questi motivi è stata immediatamente disposta la rimozione del materiale abbandonato e il contestuale affidamento ad ALIA. L’attività di indagine, condotta dal nucleo di polizia ambientale, che ha effettuato la minuziosa ispezione di ogni singolo imballaggio, ha permesso di trovare alcuni elementi riconducibili all’attività di una stamperia, situata nelle vicinanze del luogo dell’abbandono.
E’ scattato pertanto il sopralluogo presso la ditta, a conduzione cinese, oggetto di subentro aziendale pochi mesi prima: all’interno c’erano i medesimi prodotti chimici trovati abbandonati nel terreno. Inoltre la stamperia, sebbene in attività da qualche mese, non è stata in grado di esibire alcuna documentazione attestante il corretto smaltimento dei propri rifiuti pericolosi e non.
In particolare sul registro di carico scarico non era stata riportata alcuna annotazione, eludendo in tal modo la tracciabilità degli scarti di lavorazione, motivo per il quale è stata fatta una multa ed è scattato il sequestro amministrativo di tutti i macchinari.
I dipendenti hanno riferito che i sacchi sono stati affidati per ben tre volte ad un terzo soggetto che è stato individuato dagli agenti: si tratta di un nomade residente nel campo di viale Marconi, già denunciato in passato dagli agenti del Comando di Piazza Macelli per trasporto illecito di rifiuti.
L’uomo, assieme al titolare e al gestore di fatto della stamperia, sono stati denunciati per aver concorso nell’attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in assenza delle necessarie autorizzazioni e dovranno adesso scontare una pena che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro. E’ inoltre stata attivata la procedura per il recupero delle spese sostenute da ALIA per la rimozione dei rifiuti che verranno addebitate ai trasgressori.