Dopo la pubblicazione dei dati sui reati denunciati nel 2016 (leggi l’articolo), che vedono Prato prima in Italia per aumento percentuale (+5,5%), l’opposizione va all’attacco del sindaco sul tema sicurezza. I primati nazionali per numero di scippi e reati di riciclaggio in rapporto alla popolazione, ma anche il quinto posto assoluto nel novero delle province più “insicure” (dati ministero dell’Interno, raccolti dal Sole 24 Ore) portano Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Prato Libera e Sicura, ma anche Scelta civica a criticare aspramente l’amministrazione comunale.
“Un altro eccellente record collezionato dal nostro sindaco Biffoni come detentore della delega alla sicurezza – commenta l’ex assessore Aldo Milone – E’ da almeno alcuni anni che lo invito a rimettere la delega alla sicurezza perchè non può assolutamente trattare in prima persona un settore come la sicurezza in quanto questo fenomeno ha bisogno di persone competenti che se ne occupino in prima persona”.
Milone sottolinea i “lusinghieri sforzi quotidiani delle Forze di Polizia continuano in maniera imperterrita a compiere arresti”, e riconduce l’aumento dei reati alla “carenza degli organici, sottolineato tantissime volte dal sottoscritto, e da una mancanza della certezza della pena che è diventata sempre di più una chimera. A prato, tra l’altro, abbiamo anche un problema, evidenziato più volte dallo stesso Procuratore capo della Repubblica, Dr. Nicolosi, di carenza di magistrati e personale di cancelleria che, molte volte, provoca la prescrizione di alcune forme di reato proprio a causa della predetta carenza. Anche sul problema degli organici, in passato ci sono state fatte promesse, che si sono rivelate da marinaio, del Governo Renzi. Ricordiamo ancora le visite in città di diversi esponenti del citato Governo, accompagnato in “pompa magna” dall’asessore alla sicurezza nonchè sindaco di Prato, Matteo Biffoni. Eppure il problema sicurezza è uno dei più sentiti dai cittadini italiani, invece questo Governo Gentiloni preferisce fare lo sciopero della fame con alcuni suoi rapppresentanti per sollecitare l’approvazione dello Ius soli fregandosene dei veri problemi reali del Paese”.
“Non c’è certo bisogno di rimarcare sui giornali quanto questa città sia diventata insicura nonostante l’ottimo ed estenuante lavoro delle forze dell’ordine. Sarebbe invece auspicabile che sindaco e segretario del Pd fossero onesti intellettualmente e ammettessero che le politiche di governo sono state devastanti tanto a livello nazionale che a livello locale” afferma Giorgio Silli di Forza Italia.
“Ancora un record negativo per Prato che risulta essere al primo posto in Italia per scippi e dove vengono commessi più di tre reati ogni due ore – sottolinea il Movimento 5 Stelle – Eppure più volte abbiamo ascoltato il PD durante le discussioni in Consiglio comunale parlare di ‘percezione di insicurezza’. Questi dati invece parlano chiaro ed esprimono il fallimento delle politiche del Sindaco in tema di sicurezza, tema molto caro a Biffoni dato che ha tenuto per se’ la delega. Evidentemente caro solo a parole. Ricordiamo, infatti, le tante promesse disattese fatte durante la campagna elettorale, tra cui l’istituzione dei vigili di quartiere, o quelle fatte dal sottosegretario di Stato l’onorevole Manzione, proprio durante il Consiglio comunale straordinario sulla sicurezza, rimaste solo parole. A Prato lo Stato è assente e il Sindaco, dirigente nazionale del PD, non ha le mani libere per battere i pugni sui Tavoli della sicurezza e per chiedere aiuti concreti al Governo. Che cosa hanno prodotto per Prato i suoi continui viaggi a Roma? Chiediamo al Sindaco un’ammissione di responsabilità e di cedere le deleghe alla sicurezza ad uno dei suoi assessori, forse con meno impegni, perchè la sicurezza è un tema importante e deve essere una priorità per un’Amministrazione comunale, nei fatti e non solo nelle parole”.
“La calssifica del Sole 24 Ore non fa che confermare, se mai ce ne fosse bisogno, quello che i pratesi sentono e vivono sulla propria pelle da anni – commenta Scelta Civica -. Nè il centrodestra che ha guidato la città dal 2009 al 2014, nè l’attuale Partito democratico che amministra la città dal 2014 sono risuciti a proporre soluzioni che siano riuscite ad invertire la tendenza che sta portando Prato ad essere additata come una delle città più violente d’Italia”.
“Dal tavolo Prato partecipa – continua Scelta Civica – erano emerse delle proposte e dei suggerimenti ma, come tutti ben sanno, quelle proposte e quei suggerimenti sono stati tutti bocciati dal Consiglio comunale. Alla luce della classifica del Sole 24 Ore forse sarebbe il caso che consiglieri di maggioranza e di minoranza se le rileggessero. Magari trovano qualcosa di interessante che sono i cittadini a richiedere. Come Scelta civica invitiamo il sindaco Matteo Biffoni e l’intero consiglio a prestare più attenzione alle problematiche legate alla sicurezza e a non scartare a priori le proposte solo perché arrivano dai cittadini. Magari in quelle proposte potrebbero esserci accorgimenti utili per invertire quella che finora sembra una caduta libera nel precipizio dell’illegalità diffusa”.