10 Ottobre 2017

Arrestati due corrieri di eroina: uno aveva proseguito l’attività del fratello maggiore finito in manette due mesi fa FOTO


Sono stati arrestati dalla squadra mobile due corrieri di eroina nigeriani, che si spostavano per effettuare le consegne di droga grazie ai passaggi di un tassista abusivo, anch’esso nigeriano. Le indagini sono partite dai controlli sul fratello di un 33enne, con permesso di soggiorno per asilo politico e abitante a Vaiano, che era stato arrestato lo scorso agosto con quasi 150 ovuli di eroina. Il fatello minore, 25 anni anch’esso titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari, aveva portato avanti i traffici illeciti usando come base la mansarda di una palazzina di via Fornacelle a Montemurlo: gli agenti si sono appostati e hanno visto l’uomo salire sul taxi abusivo che lo ha portato a Prato in via Cimarosa.

Qui il corriere ha lasciato il trolley che aveva con sé all’interno di un appartamento ed è tornato a Montemurlo, sempre a bordo del taxi. Sono così scattate due perquisizioni che hanno dato esito positivo: nella mansarda di Montemurlo sono stati sequestrati 3000 euro in contanti e 2 ovuli di eroina; mentre nel trolley lasciato in via Cimarosa c’erano 120 involucri contenenti quasi 1 chilo e mezzo di eroina, sequestrati assieme a 1770 euro in contanti.
L’indagine della mobile è proseguita per accertare il ruolo del tassista e ha consentito di arrestare un secondo corriere di eroina: seguendo il taxi abusivo gli agenti sono arrivati fino alla stazione di Firenze Rifredi, dove l’uomo ha caricato un altro connazionale di 25 anni per portarlo a Montemurlo. Gli agenti hanno imposto l’alt al veicolo: il tassista abusivo ha ammesso di prestarsi a dare passaggi a connazionali e il passeggero ha confessato di aver ingerito diverse decine di ovuli che avrebbe dovuto portare a Prato. Il giovane è stato così condotto in ospedale dove una Tac ha rivelato l’ingerimento di oltre 100 ovuli, buona parte dei quali sono stati già espulsi, per un peso di circa un chilo. L’uomo è tuttora piantonato, in stato di arrresto, presso l’ospedale in attesa che completi l’espulsione della droga. Le indagini proseguono per identificare altri cittadini nigeriani coinvolti nel traffico di droga.