19 Ottobre 2017

“E’ di moda il mio futuro”: Confindustria Toscana nord premia i due ragazzi vincitori dei concorsi


Giorgio della III C dell’Istituto Buzzi da grande vuole lavorare nel tessile. Emma, invece, della III F della scuola media Il Pontormo, ancora non sa cosa fare. Sono due dei cinquecento ragazzi coinvolti, tra scuole secondarie di primo e di secondo grado, nel progetto di Confindustria Toscana nord “E’ di moda il mio futuro” – peraltro Giorgio ed Emma sono risultati vincitori dei due concorsi abbinati ai laboratori. Una settimana, dal 13 ottobre fino ad oggi, per avvicinare i giovani al settore del tessile-abbigliamento tramite incontri con imprenditori, visite in azienda, workshop. “Abbiamo notato un gap tra ciò che è la realtà aziendale e ciò che le aziende cercano e quella che invece è la formazione – riferisce Cristiana Pasquinelli, consigliera delegata per l’education di Confindustria Toscana nord – perciò queste iniziative sono importanti per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa e far loro capire cosa sia in realtà ciò che vogliono fare in futuro”.

Secondo i dati forniti da Confindustria Toscana nord, il manifatturiero a Prato è il macrosettore che chiude con il saldo positivo più alto tra avviamenti e cessazioni di contratti di lavoro, un + 3223. Il maggior contributo ai flussi di nuova occupazione a Prato sta venendo proprio dal manifatturiero: nonostante questo, il riavvicinamento dei giovani al settore appare molto lento. “I diplomati del tessile usciti dal Buzzi l’anno scorso erano 25 – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana nord Andrea Cavicchi – quest’anno saranno un po’ di più, ma bisognerà capire chi sceglierà il percorso universitario e chi deciderà di lavorare, ma fuori Prato. Anche se la scelta dell’indirizzo tessile al Buzzi è in significativa ripresa, le imprese faticano a trovare personale con competenze adeguate. E non c’è solo il Buzzi come scuola di interesse per il settore: accanto all’aspetto tecnico c’è anche quello creativo, che trova espressione nei licei e in tutto quanto è design”.

La settimana di iniziative è cominciata con un protocollo tra Confindustria Toscana nord e Liceo Brunelleschi e Istituto Buzzi per la realizzazione di iniziative condivise per l’orientamento. Istituto Buzzi per il quale la provincia sta pensando ad un ampliamento, dato il numero consistente di studenti. Ogni valutazione in merito è per ora rimandata a febbraio, quando sarà tempo di pre-iscrizioni: “Oggi ho fatto un sopralluogo al Buzzi per verificare di persona la situazione – ha spiegato il presidente della provincia Matteo Biffoni (comune e provincia di Prato hanno anche patrocinato l’iniziativa “E’ di moda il mio futuro”) -; quest’anno sono più di 2000 studenti: ci fa piacere che molti ragazzi scelgano una scuola come il Buzzi, ma da parte nostra si rende necessario pensare ad una soluzione come l’ampliamento se vedremo, come tutto lascia pensare, che le iscrizioni per l’anno prossimo sono in aumento”.

LS

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