L’ex presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri è stato interrogato ieri per 5 ore sulla vicenda Creaf, per la quale é indagato per bancarotta semplice. L’inchiesta vede indagati anche gli ultimi tre amministratori della partecipata: Daniele Panerati, Luca Rinfreschi e Laura Calciolari. Gestri ha risposto alle domande del sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, respingendo le contestazioni. “L’operato di Gestri é stato rispettoso delle indicazioni provenienti dall’ufficio di segreteria e ragioneria della Provincia” riferisce il suo difensore, l’avvocato Giovanni Renna.
Le indagini della Procura, affidate alla guardia di finanza, hanno passato in rassegna i conti della società Creaf nella quale, nel corso degli anni, sono stati investiti 22 milioni di soldi pubblici senza che il centro di ricerca e alta formazione di via Galcianese avviasse la propria attività.
Quanto ai finanziamenti concessi dalla Provincia sotto la gestione Gestri, la difesa ha sottolineato che quando era possibile finanziare la società é stato fatto, mentre quando era impossibile farlo, non è stato fatto. Il riferimento in questo caso è alla legge di stabilità che in uno degli ultimi esercizi ha impedito agli enti pubblici di concedere credito alle partecipate in perdita. Quanto alla possibilità di far decollare il Creaf, Gestri ha ricordato che uno degli ultimi atti della sua giunta é stato l’accordo con la Regione Toscana da 3,5 milioni (con cofinanziamento della Provincia) per completare le opere e acquistare gli arredi della sede di via Galcianese.
Secondo il procuratore Nicolosi, Gestri “ha dato indicazioni su cui dovremo fare riscontri e trarre conclusioni anche per valutare ulteriori posizioni”.