9 Marzo 2018

I Mormoni di Prato avranno la loro chiesa. Domani la posa della prima pietra a Viaccia


I Mormoni di Prato avranno la loro chiesa. I fedeli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni – questo il nome della comunità religiosa conosciuta in tutto il mondo come «Mormoni» – sono presenti in città da oltre 35 anni. Da tempo si ritrovano in un piccolo fondo in via della Badie e il loro sogno è quello di avere una chiesa dove pregare, così come fanno i loro confratelli fiorentini. Il nuovo edificio di culto, con tanto di campanile, sorgerà su un terreno di loro proprietà in via Anita Garibaldi a Viaccia.

Domani, sabato 10 marzo, alle ore 10,30 si tiene la cerimonia del «primo colpo di piccone», che sancisce l’inizio dei lavori. «Abbiamo finalmente il via libera per costruzione – spiega Enrico Morelli, responsabile relazione pubbliche dei Mormoni in Toscana – e sabato, con una momento pubblico aperto a tutti, inizieremo la costruzione della nostra chiesa».
L’evento è presieduto da Pasquale Fiorelli, presidente del Palo (ovvero la Diocesi) di Firenze alla presenza di Thompson Ognunleye, vescovo del Rione di Prato. Sono previsti interventi del sindaco Biffoni, dell’assessore Barberis, del vice questore Di Domenico e del capitano dei carabinieri Sara Pini. Il vescovo Agostinelli ha inviato un messaggio di saluto.

La nuova cappella sarà la quarta costruita in Toscana dopo quelle di Pisa, Livorno e Firenze e sarà la più grande. Verrà costruito un edificio di 720 metri quadrati su un terreno di 2mila metri quadrati. Ci sarà una capiente sala principale, aule, uffici e il fonte battesimale. Prevista la realizzazione di un centro di storia familiare a cui si potrà accedere liberamente. Tutte le cappelle della Chiesa di Gesù Cristo sono aperte al pubblico, la domenica mattina per le funzioni (9,30-12,30) e nel corso della settimana per incontri e attività ludiche.

La Chiesa mormone ha ottenuto lo status di «culto ammesso» nel 1993 in seguito alla pubblicazione di un decreto firmato dall’allora presidente della Repubblica Scalfaro, mentre nel 2012, è diventata effettiva una intesa con lo Stato italiano che prevede, tra le altre cose, la rinuncia alla ripartizione dell’8 per mille. «Vogliamo sostenerci da soli – dice ancora Morelli – attraverso lo strumento biblico della decima, che ogni membro della nostra Chiesa deve versare». Pur presente da anni a Prato, la comunità locale dei Mormoni non è ancora molto conosciuta, mentre a Firenze il gruppo collabora anche con la Caritas diocesana, dove presta servizio alla mensa. «Noi ci muoviamo a piccoli passi – conclude Morelli – e ora con la visibilità offerta dalla nuova chiesa vorremmo iniziare a farci conoscere a collaborare con tutte le realtà locali».