3 Dicembre 2024

Cna Toscana centro e La Nara insieme per il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza

Lanciato il progetto "Un lavoro per rinascere"


Un lavoro per rinascere: è questo il nome, ma anche l’obiettivo, del progetto promosso da Cna Toscana centro in partnership con il centro antiviolenza La Nara. Un progetto che si propone di inserire, o reinserire, nel mondo del lavoro le donne vittime di violenza. La Nara, coadiuvata dal centro per l’impiego selezionerà alcune donne. A Cna spetterà il compito di sensibilizzare le 5mila imprese che costituiscono la sua base associativa, di selezionarle in base alle competenze delle candidate e di creare un match per attivare un percorso di inserimento lavorativo.

Come sottolineano i vertici di CNA Toscana Centro, il presidente Claudio Bettazzi e il direttore Cinzia Grassi, “Siamo molto orgogliosi di poter dar vita ad un progetto di enorme valenza sociale, che non si limita alla sensibilizzazione su un piaga come la violenza sulle donne, ma che punta a dare risposte concrete per promuoverne l’indipendenza economica, emotiva e l’inclusione sociale, e permette loro di costruire una vita libera e dignitosa per se stesse e per i loro figli”. A entrare nel dettaglio del progetto sono Chiara Pasquali, presidente di Impresa Donna CNA Toscana Centro e Paola Calandra presidente di CNA Sociale: “Sono previste inoltre sessioni di mentoring dedicate sia alle donne con l’obiettivo di supportarle nell’inserimento lavorativo, sia alle imprese per agevolare tutto il processo. In più, le mentor saranno tutte donne, scelte tra le imprenditrici professionalmente qualificate che fanno parte di CNA Impresa Donna Toscana Centro”. Il progetto prevede anche fasi di monitoraggio e supervisione per un positivo inserimento sui posti di lavoro”.

Il progetto è autofinanziato grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana attraverso ARTI Centri per l’Impiego e alle risorse europee finalizzate al reinserimento nel mondo lavorativo. Delle 465 donne accolte quest’anno dal centro antiviolenza La Nara, il 49% ha un’occupazione stabile, il 5% percepisce la pensione, mentre il 45% non ha un reddito o ha un lavoro precario e non è quindi economicamente indipendente.