19 Maggio 2018

“YouPol”: arriva l’app per fare esposti e segnalazioni in diretta alla Polizia VIDEO


Da oggi è possibile denunciare un episodio di bullismo o di spaccio tramite un’app sul cellulare. Si chiama You Pol la nuova app della Polizia di stato scaricabile gratuitamente da Apple store e Play store che permette di collegarsi in maniera anonima alla sala operativa della Questura anche al di fuori del territorio provinciale. Se si è testimoni di un atto di bullismo, per esempio, è possibile cliccare sull’app, inviare un testo alla Questura, che geolocalizzerà il fatto, e allegare anche una foto. “Il 65% delle segnalazioni per spaccio non corrispondono a situazioni concrete, una volta che la Polizia si reca sul luogo della segnalazione, poiché l’attività di spaccio è sistematica ma non continuativa – spiega Alessio Cesareo, questore di Prato -. L’app You Pol consente invece un’immediatezza e una precisione che speriamo siano di aiuto alle stesse forze di polizia: grazie alla possibilità di allegare anche delle foto alla segnalazione anonima, si offrono riferimenti più dettagliati e circoscritti della situazione, tale che le indagini ne possano beneficiare”.

Un vero e proprio esposto in tempo reale, che ha tra le finalità quella di incoraggiare soprattutto i più giovani a denunciare ogni forma di violenza utilizzando uno strumento a loro familiare. I cittadini diventano così le prime sentinelle sul territorio in un’ottica di compartecipazione all’operato delle forze dell’ordine. L’applicazione, attiva sull’intero territorio nazionale, è stata presentata alla presenza di un testimonial d’eccezione, lo scrittore Edoardo Nesi. “L’app consente al cittadino, soprattutto quello più giovane, di poter fare un esposto alla Polizia senza esporsi di persona poiché l’anonimato è garantito – riferisce Andrea Belelli, dirigente delle Volanti -. Importante specificare che la segnalazione tramite You Pol non sostituisce né la denuncia né la chiamata diretta al 113. L’app dà, comunque, la possibilità di effettuare subito anche la chiamata d’emergenza”.

Guarda come funziona l’app You Pol:

Lucrezia Sandri

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