L’imprenditore canadese Joseph Romano è sempre interessato a comprare l’associazione calcio Prato. La trattativa è sempre aperta. L’intervista alla nostra emittente è stata rilasciata per motivi di fuso orario ieri sera, quindi prima della decisione della Lega di Serie C di bocciare la domanda di ripescaggio. Joseph Romano ha risposto dai propri uffici di Toronto dove svolge l’attività di avvocato nell’ambito dell’infortunistica stradale e subito in avvio tiene a precisare: ” La trattativa per l’acquisto del Prato – spiega – è attualmente in fase di stallo in attesa della decisione della Lega di Serie C sul ripescaggio “.
Il ripescaggio del Prato in serie C è sempre vincolante per il proseguo della trattativa?
” Si, è stata la prima richiesta che ho fatto, non è derogabile, il Prato in serie D non mi interessa”
Per la giornata di oggi era previsto il suo arrivo a Prato per la chiusura della trattativa. Viaggio rimandato ?
” Non avrebbe avuto senso venire a Prato oggi senza la certezza del ripescaggio quindi ho preferito rimandare in attesa di sviluppi”
Come giudica l’operato del sindaco Biffoni riguardo la mancata concessione dello stadio Lingobisenzio?
” Sinceramente mi ha sorpreso e deluso. Il sindaco nei vari colloqui telefonici mi ha aveva sempre dimostrato disponibilità e collaborazione e non mi aspettavo questo cambio di atteggiamento ”
Continua ad avere contatti con il presidente del Prato Paolo Toccafondi?
” Si, la trattativa è ancora aperta. Toccafondi ha mostrato la più ampia disponibilità per arrivare ad una conclusione positiva. Non rimane che attendere sviluppi”
Se dovesse saltare la trattativa con il Prato continuerà a cercare una società di calcio in Italia ?
” La mia volontà è di entrare nel calcio italiano. Se dovesse saltare la trattativa per il Prato darò mandato di cercare società di serie B oppure di serie C, con le quali mettere in atto il mio progetto sportivo che intende valorizzare il club e ottenere importanti risultati sportivi “.
Per chiudere, un messaggio a tifosi del Prato ?
” Sono pronto per mettere in atto un grande progetto di rilancio per il Prato, ma a questo punto tutto è legato al ripescaggio. Non rimane che aspettare”.
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