16 Gennaio 2025

Carta del docente anche ai precari: il tribunale dà ragione a tre supplenti pratesi

Il tribunale ha deciso che i 500 euro per l'aggiornamento professionale erano dovuti anche ai tre insegnanti non di ruolo.


È giusto destinare anche ai precari la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del personale docente. A ribadirlo, questa volta, è il tribunale di Prato, che ha dato in tre sentenze differenti fra dicembre e gennaio altrettanti pareri favorevoli riguardo ai ricorsi presentati dal legale della Uil Scuola Rua, Matteo Senesi, in difesa di tre insegnanti che hanno svolto delle supplenze senza la possibilità economica di aggiornarsi come invece fatto dai colleghi di ruolo.

Nell’assegnare i 500 euro per anno scolastico lavorato ad ogni docente, i giudici del lavoro del tribunale hanno precisato che l’accoglimento della domanda tiene conto “dell’orientamento ormai consolidato di questo Ufficio e della recente pronuncia della giurisprudenza di legittimità” che, con la recente sentenza della fine di ottobre, ha ritenuto che l’istituto della carta docente vada inserito a pieno nel contesto del sistema della formazione degli insegnanti non soltanto di ruolo, alla luce del diritto/dovere formativo che contraddistingue sia gli insegnanti di ruolo che i precari.
I giudici del lavoro pratesi hanno infine precisato che in caso di supplenze temporanee il beneficio può essere riconosciuto in proporzione al periodo lavorativo svolto, allorché si rilevi la piena comparabilità ai docenti a tempo indeterminato “dei docenti a tempo determinato che lavorino sul medesimo piano didattico-temporale”, escluse, quindi, le supplenze brevi e saltuarie che non abbiano consentito né la programmazione di un’effettiva formazione, né un apporto didattico rilevante.
Luigi Rocca, segretario territoriale UIL Scuola Prato, esprime grande soddisfazione per le tre sentenze: “Ringrazio il nostro legale per l’ottimo lavoro e i tre docenti per essersi affidati al nostro sindacato, che dal 2016 si batte per tale riconoscimento.
Invito tutti i docenti interessati a rivolgersi al nostro ufficio, ricordando che il ricorso legale è totalmente gratuito per gli iscritti o scrivendo al nostro sindacato”.